La neve mista a pioggia che si ammucchia al suolo fradicia e melmosa, o che cade dagli alberi con tonfi sordi di frutti marciti, è irritante come lo Champagne senza bollicine, come l'amore senza baci. A me provoca una sorta di neghittosità accidiosa ed abulica; un taedium vitae agorafobico che mi rende misantropo, svuotato e deluso. E mi fa venire in mente le atmosfere di questa bellissima canzone di Edith Piaf, del cui testo fornisco una libera traduzione. Purtroppo non sono riuscito a trovare un filmato originale riproducibile, e ho dovuto ripiegare sulla cover di questa tizia, pur non avendo idea di come canti. Se lorsignori mi sapessero suggerire...
Camera mia ha la forma di una gabbia
ed il sole infila le sue braccia dalla finestra
cacciatori davanti alla porta
come soldatini
che mi vogliono imprigionare
Non ho voglia di lavorare
non ho voglia di mangiare
voglio solo dimenticare
e così, fumo
Ho conosciuto il profumo dell'amore
un milione di rose
non mi stordirebbero altrettanto
ma adesso solo un fiore
nelle mie vicinanze
mi fa star male
Non ho voglia di lavorare
non ho voglia di mangiare
voglio solo dimenticare
e così, fumo
Non sono contenta di questa vita
che mi vuole uccidere
E' magnifico essere simpatici
ma è una cosa che non conosco.
11 commenti:
Adoro questa canzone.
Perdona una domanda: c'è qualcosa che vuoi dimenticare per caso?
"C'est magnifique etre sympathique mais je ne le connais jamais"... mmm... perchè mi ricorda qualcosa? :D
Bellala conzone,anche se è una cover, e ci ricorda come il passerotto era veramente un' aquila e volava alta,irragiungibile.
Ci sono giornate in cui tutto ti sembra grigio,inutile, senza una direzione con tanto di nebbia , freddo e gelo sul cuore.
Ma passano, stai sicuro, poi passano...
Un abbraccio attaccato ad un raggio di sole, che la sciolga la neve definitivamente , e simpaticamente
Anche a me la canzone piace molto (l'originale almeno, questa non posso sentirla chè son priva di casse),
tu però vedi di stare su con il morale, sennò mi tocca chiedere ferie e precipitarmi là a somministrarti un altro abbraccio :D
mai che passasse a me la voglia di mangiare....
Idem. Anzi, più sono giù più mi vien fame.
Comunque, Ganuccio, non lamentarti della pioggia mista a neve. Che dovrei dire io, qua fra le tetre barene, con la pioggia che cade e l'acqua che sale e il vento che tira. Verrà la primavera, oh se verrà.
@ Alexis C. Si, ragione e buon senso mi consiglierebbero di dimenticare un paio di cosette. Ma non posso. E a dirla tutta, non voglio.
"La seule richesse q'on reste c'est le souvenir".
@ Luce: grazie cara, sei dolcissima. Si, sono giornate che passano, si. Ma ultimamente si ripetono con troppa frequenza. Troppe cose non vanno, a cominciare da me.
@ Rosa: parla col capo e fattene dare almeno una settimana, di ferie.
@ Josh: non preoccuparti, mia nonna diceva : "finchè c'è l'appetito va tutto bene!" ;-)
@ Winckye: Primavera? What's Primavera?
Stavo commentanto, poi, come spesso succede mi sono lasciato prendere un po' la mano, ho preferito quindi creare un post.
Ciao! Sei sicuro che sia una canzone della Piaf perché non riesco proprio a capire in quale disco si trovi e neanche a sapere se il titolo sia effettivamente quello con il quale hai intitolato il post.
Dalla mia ricerca sul web sembra che sia una canzone del gruppo Pink Martini del 1997 col titolo Symphatique tratto dall'omonimo album. Sai darmi una dritta?
Principe Kamar
Ps: bel blog lo leggo da un bel po' anche se ammetto che è la prima volta in cui lascio un commento perché sono troppo pigro per farlo. Buona serata! =)
Ciao Principe Kamar!
Te lo assicuro, la canzone è proprio di Edith, per quanto non abbia mai raggiunto la fama di altri suoi pezzi, almeno qui in Italia. Nessuno come lei poteva infonderle l'euforia polverosa delle vite sciupate.
I Pink Martini ne fecero una cover nel loro primo album del 1997, intitolato "Sympatique", riportandola al successo.
Grazie per la dritta. =)
mi dispiace contraddirvi ma la canzone originale è proprio dei Pink Martini e non della Piaf. è stata scritta nel '97 da Lauderdale e China Forbes e cantata da quest'ultima.
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