Lui - una parola
Io - una parola
E l'autunno incalza
Takahama Kyoshi
Per fortuna da qualche giorno sono fioriti i tigli, ed il loro profumo, che adesso sotto queste strane e fresche pioviggini quasi non si sente, fino all'altra sera mi inondava di un qualcosa molto somigliante ad una felicità sognata a lungo, e raggiunta solo per caso.
Il profumo dei tigli, di questi tempi, è uno dei pochi balsami per l'anima che posso ancora permettermi. Sapendo che durerà poco cerco di farne incetta e riserva respirandolo a pieni polmoni, denso e grasso, nel viale giù in paese; o quasi indovinandolo quassù sul bricco tra i mille altri sentori trascinati dalla brezza notturna : cosa un po' stupida, visto che il ricordo delle felicità perdute o negate non è mai così bello e così utile come si penserebbe. Soprattutto se manca la speranza di poterle rivivere. Ma non ho altro modo per calmare le crisi d'ansia e di sconforto che da qualche settimana mi assalgono a ondate cicliche e frequenti; e se non le calmo mi viene da rintanarmi in solitarie ed irraggiungibili forre mentali che conosco solo io: in attesa che passino, sì, ma col rischio di non riuscire poi a ritrovare la strada del ritorno.
E non so per quanto tempo ancora potrò continuare con questi andirivieni e con questo giocare a rimpiattino con me stesso.
Mi sto logorando.
Troppo.
Per niente.
Ripeto tutto il giorno le parole di Rabbi Hillel: " Se non sono me stesso, chi lo sarà per me? E quando sono me stesso, chi sono? E se non ora, quando?" Ma è come un esicasmo alla rovescia.
Finché posso, mi dimentico nei fiori di tiglio.
Il profumo dei tigli, di questi tempi, è uno dei pochi balsami per l'anima che posso ancora permettermi. Sapendo che durerà poco cerco di farne incetta e riserva respirandolo a pieni polmoni, denso e grasso, nel viale giù in paese; o quasi indovinandolo quassù sul bricco tra i mille altri sentori trascinati dalla brezza notturna : cosa un po' stupida, visto che il ricordo delle felicità perdute o negate non è mai così bello e così utile come si penserebbe. Soprattutto se manca la speranza di poterle rivivere. Ma non ho altro modo per calmare le crisi d'ansia e di sconforto che da qualche settimana mi assalgono a ondate cicliche e frequenti; e se non le calmo mi viene da rintanarmi in solitarie ed irraggiungibili forre mentali che conosco solo io: in attesa che passino, sì, ma col rischio di non riuscire poi a ritrovare la strada del ritorno.
E non so per quanto tempo ancora potrò continuare con questi andirivieni e con questo giocare a rimpiattino con me stesso.
Mi sto logorando.
Troppo.
Per niente.
Ripeto tutto il giorno le parole di Rabbi Hillel: " Se non sono me stesso, chi lo sarà per me? E quando sono me stesso, chi sono? E se non ora, quando?" Ma è come un esicasmo alla rovescia.
Finché posso, mi dimentico nei fiori di tiglio.
14 commenti:
Scusa, ma anziché logorarti, perché non vieni a trovarmi in città?
magari una bella analisi... non è mai troppo tardi. e, se non ora, quando? :-)
Sam, hai ragione, devo sempre venire a vedere la casa nuova!
Marcoboh: analisi? E se poi mi trovano i trigliceridi alti e mi levano i salumi ed il camembert, che faccio? :P
ma io parlavo dell'analisi matematica... derivate, integrali, e quella roba lì.
oppure potresti provare a togliere la sillaba finale... :-D
@ marcoboh: in effetti in matematica sono sempre stato un disastro.
Mmmmh, dovrei ripiegare sulla seconda che hai detto. ;-)
Non sarebbe il caso di provare ad estirpare i problemi alla radice risolvendoli una volta per tutte, invece di continuare a star male?
Piano, piano che la casa nuova ancora non l'abbiamo trovata!!! ma ci si vede uguale, ne!
Pensavo ci facessi una lezione sulla tioponomastica berlinese... :-P
Ci sono periodi in cui non ci si trova , ci si sente perduti, inutili e assenti, ma sono periodi legati ad ua sensibilità che a volte si canalizza nella maliconia.
Ma se riesci a dire dei tigli come ne parli allora hai tanto ancora da trasformare, ma parti da quello che sai di essere, delicato e intelligente come sei e come sai.
Non lasciare che la assenza di qualcosa faccia diventare assente te
Io esco da una primavera piovosa e fredda, ma sto cercando di andare oltre le nuvole.
un caro saluto
un saluto veloce sperando che tutto vada bene.
Peccato non leggerti più in questo angolo di vita
Un caro saluto e spero sempre tutto per il
meglio o,se è peggio,che almeno abbia una chance per migliorare, c'è sempre una via d'uscita.
Ciao!
[…] « Lucidate le armi, fatta del morione una celata, dato il nome al ronzino e confermato il proprio, si persuase che non gli mancava altro se non una dama di cui dichiararsi innamorato. Un cavaliere errante senza amore è come un albero spoglio di fronde e privo di frutti, è come un corpo senz'anima, andava dicendo a sé stesso »
Capito qua per caso e trovo uno che mi capisce. Adesso imparo questo post a memoria. Grazie.
Posta un commento