giovedì 19 febbraio 2009

Si parte


Ci vogliono quasi cinquecento miglia per arrivare a Divodurum ed alle umide terre dei Mediomatrici. Il centurione dice che lassù le donne sono come uomini, gli uomini come leoni, e la gente come bestie. Esagera: io ci sono stato altre volte, e donne e uomini li ho trovati fieri ma cordiali, inaspettatamente allegri ed ospitali in quei boschi avari di sole. Divodurum è città bella e civile, ma noi ci fermeremo prima, in un luogo in cui la via interseca il grande acquedotto che la rifornisce di acque abbondanti e salubri. Lì sono usi a radunarsi i guerrieri Mediomatrici e quelli di altre tribù vicine come i Leuci e gli Elvezi del sud, i Remi di Ponente, i Treveri del Settentrione, per fare grandi feste in onore dei loro dei e per ubriacarsi fino a perdere i sensi. Al mangiare non badano molto, ma sono assai ghiotti delle teste di vacca private degli ossi e poi lungamente lessate entro grandi calderoni di bronzo fino a ridurle tenere come ricotta.
Il pensiero del viaggio un poco mi spaventa: non tanto per i suoi pericoli, quanto per la sua lunghezza e le grandi fatiche che comporterà. Lari e penati mi siano propizi, e lo sguardo amorevole di due occhi neri che mi sono cari non cessi mai d'accompagnarmi.
Avete atque valete.

6 commenti:

  1. Quindi?
    Destinazione: FANCULONIA?!?!

    Bonsoire finesse...

    Io devo imparare a TA-CE-REEEEEE.

    Nond arti a troppa ricotta eh?! ;-)

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  2. Buon viaggio!
    Mi troverai qui:
    http://angelo-ventura.blogspot.com/

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  3. Bon Voyage!
    Torna presto, e tutto intero, mi raccomando!
    Bacino

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  4. Tutto questo per dire che vai in Patagonia?

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