domenica 7 marzo 2010

A reti unificate


Messaggio alla Nazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Care pirla e cari pirla che avete consumato diottrie a studiarvi le norme elettorali fino all’ultimo codicillo in corpo 2, avete consumato scarpe andando in giro a raccogliere firme regolari, vi siete congelati stazionando per ore ai banchetti per convincere i passanti a sottoscrivere le liste, avete rinunciato al tempo libero per inseguire gli autenticatori in capo al mondo e vi siete svegliati alle tre del mattino per presentarvi per tempo agli uffici elettorali, questo discorso a reti unificate è dedicato a voi imbecilli ancora convinti di vivere in uno Stato di diritto, in una democrazia fondata su elezioni regolari, cioè conformi alle leggi vigenti....

segue qui



5 commenti:

luce ha detto...

Mamma mia, carissimo!
Sono quasi le stesse parole di rabbia e indignazione che mi sono venute in mente alla firma di Napolitano e ancora sono inca...ta "viola" e non per fare riferimento al colore che pare indichi chi la pensa in una certa maniera specifica antigovernativa,non perchè il viola è il colore dell'ultimo saluto ai funerali e forse anche all'Italia per bene, ma viola perchè trattengo il fiato per non urlare "BASTA!!"
"Io non mi sento italiano, ma per fortuna O PURTROPPO lo sono" Gaber docet.
Un caro saluto

Marco Boccaccio ha detto...

vedi anche qui: http://ilnuovomondodigalatea.wordpress.com/2010/03/07/le-finestre-rotte-della-democrazia/
io penso però che napolitano sia incazzato quanto noi; ma che difficilmente avrebbe potuto fare altrimenti. sul perché si possono avere varie opinioni e teorie; pensate solo ai seggi con fuori i fedelissimi del cavaliere che minacciano gli elettori, mentre la polizia maroniana non fa nulla...

Gan ha detto...

Malvino scrive giustamente: "Il Governo non può mediante decreto-legge […] provvedere nelle materie indicate nell’art. 72, quarto comma, della Costituzione” (legge n. 400 del 23.8.1988, n. 400 – “Disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri”). E il quarto comma dell’art. 72 della Costituzione recita: “La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale…”.
Un decreto legge in materia elettorale è illegale, e secondo me Napolitano non avrebbe dovuto avallare una simile illegalità. Credo che alla luce dei diversi pronunciamenti successivi al fattaccio si fossero aperti nuovi e più corretti margini di manovra. E sono convinto che la strada migliore da percorrere sarebbe stato il rinvio delle elezioni, almeno nelle regioni interessate.

Asa_Ashel ha detto...

Senza contare che qualsiasi sarà l'esito delle elezioni saranno ritenute non valide, in alcune regioni, a causa dei ricorsi che faranno le piccole liste che non sono state ammesse ma che non avevano, per loro sfortuna, il più grande cosglione degli ultimi 150 anni pronto a far fare una leggina su misura.
Che schifo, e con questo ho detto tutto, senza contare la figura barbina che si farà Napolitano quando la legge sarà dichiarata incostituzionale: se questo è l'andazzo dell'ultimo baluardo di difesa alla democrazia, beh, allora siamo messi male.

Marco Boccaccio ha detto...

vedere anche qui:
http://tv.repubblica.it/copertina/il-decreto-salva-liste-(con-eugenio-scalfari)/43540?video
(e non solo perché conduce il nostro massimo giannini)