I tuoi calmi spettacoli. La vita.
L'amore che li lega. Sole sul colle.
E più tardi la luna. Aiuto, aiuto!
(Sandro Penna: "Croce e delizia", Milano 1958)
Mi sembra sia tutto racchiuso in questa poesia che gli somiglia, e che trovo deliziosa, elegante, leggera come un plenilunio e vertiginosa come un abisso invitante, come le pieghe quasi inavvertibili, ma infinite e roride e salvifiche nell'abito dell'auriga di Mozia.
Boccaccia mia statte zitta, và!
Tanti auguri, caro Poto.