mercoledì 30 settembre 2009

Il tempo passa per tutti

Barbie ha da poco compiuto i cinquant'anni:





Titti ne ha fatti sessanta non molto tempo fa:



Superman, beh...


Il mitico Thor si è lasciato un po' andare:


Anche Wonder Woman, se per questo:



E Batman e Robin non sono più giovanotti nemmeno loro:



La vita è corta, rompi le regole,
perdona rapidamente,

bacia lentamente,
ama veramente,
ridi senza controllo,

e non smettere mai di sorridere, anche per un motivo strano.


La vita pu
ò non essere la festa che speravamo,
ma una volta che siamo qui, dobbiamo festeggiare !!!!

Apprezza
....


(Lo so, è vecchia e gira da tempo. Ma è sempre carina e sempre efficace. Per quanto mi riguarda: le regole le ho solo scalfite;
non mi sono mai trovato nella necessità di dover veramente perdonare qualcuno;
ho sempre baciato più lentamente e più appassionatamente che potevo;
ho sempre amato davvero, a volte anche troppo, a volte in modo sbagliato;
rido come uno scemo, e come uno scemo piango ;
sorrido spessissimo, ma solo dentro.)

Telegramma


Vendemmia finita-stop-bulgari&macedoni partiti-stop-tentando riprendermi da brutti momenti-stop-prossimi ulteriori ragguagli-stop- caramella mortadella-stop- mandarino bacinella-stop

lunedì 14 settembre 2009

Amo questa donna



«A noi il federalismo padano non interessa per niente. Non intendiamo andare insieme a una supposta Padania che non esiste storicamente, non c’è e non ci sarà»: lo ha affermato la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso commentando le esortazioni alla secessione del segretario nazionale della Lega, Umberto Bossi.

«I lombardi ed i veneti - ha sottolineato Bresso - sono già stati liberati dal Piemonte, ora usino la loro libertà come meglio credono. Le spinte secessionistiche sbranano il paese e basta. Nella storia può succedere di tutto, c’è stato un tempo in cui la Magna Grecia era ricca e noi eravamo solo dei montanari. In Belgio è accaduto che un tempo i valloni fossero i più ricchi, poi la situazione si è ribaltata ed ora i più ricchi sono i fiamminghi. Così è nata una rissa selvaggia nella quale si odiano tutti e questa è la ragione per cui il Belgio oggi sta esplodendo».


Green Pride


E' sicuramente una cosa positiva che le minoranze possano manifestare per rivendicare accettazione ed integrazione. Meno bene che lo facciano esibendo sfrontatamente quella diversità che le rende tali, fra l'altro facendone motivo di ostentazione e di orgoglio. Ancora una volta il variegato popolo PLVT ha mancato l'occasione di accreditare la propria normalità, celebrando l'ennesimo Green Pride all'insegna della trasgressione, dell'eccesso sfrontato ed esibito, della provocazione. Ancora una grande ed irritante carnevalata, con personaggi vestiti nei modi più assurdi ed offensivi, con carri allegorici accompagnati da schiamazzi,


senza alcuna considerazione per i turbamenti che possono provocare ai bambini certe visioni inquietanti,



con gran profluvio di cartelli farneticanti


e di blasfemi dileggi a Santi Riti della religione Cattolica.


E come sempre loro, gli imbarazzanti leaders del "movimento", decisi a mantenere il proprio seguito esacerbando lo scontro, fomentando gli eccessi senza preoccuparsi del disgusto che possono suscitare.


Io penso che il popolo PLVT, se vuole davvero puntare alla propria accettazione, dovrebbe manifestare identità e rivendicazioni in modo ben più composto e serio. Giacca e cravatta ci vuole, non lo scimmiottamento del Carnevale di Bagolino.


Source: La Stampa.it

mercoledì 9 settembre 2009

INF (imo)


La diabolica miss Marple ne ha combinata un'altra delle sue. Lei non lo sa, ma io so resistere a (quasi) tutto meno che ai test "pissicologici" di qualsiasi tipo, grado e livello. Semplicemente, mi ci tuffo a pesce con il massimo entusiasmo, sia che si tratti di "Scopri quanto sei zoccola" (ma lo saprò da me, no?) sia che promettano di rivelarti il colore del cavallo bianco di Napoleone. Così, malgrado i minuti contati, quatto quatto mi sono imboscato e ho fatto quello, carinissimo, da lei proposto.
Inutile dire che mi sono identificato parecchio nel risultato, ma devo ammettere che mi sono sempre identificato in tutti i risultati di tutti i test che ho fatto: da quello della zoccola, a quello del palafreno bonapartesco. Mi sa che sono un po' troppo influenzabile.
Insomma, io sarei un tipo INF:

"Per questo tipo introverso, è di primaria importanza essere coerente con i valori nei quali crede. Possiede una sorta di senso etico naturale o spontaneo che diventa spesso segretamente comunicativo. In sua presenza le persone tendono a rispettare e seguire i valori nei quali crede. Esercita quindi un effetto positivo sugli altri. È una persona calma e riservata. È sensibile e capace di trattare la gente in maniera molto differenziata. Sa infatti percepire, grazie alle sue ottime qualità intuitive, le differenze e le caratteristiche delle persone che ha di fronte. Malgrado queste doti, può però apparire come un individuo freddo e distaccato a causa della sua introversione che lo porta a non aprirsi facilmente. È difficile da conoscere ed è molto selettivo nelle sue amicizie. Ha tendenza a idealizzare le relazioni che per lui sono importanti con il rischio di subire alcune grosse delusioni. Ha inoltre tendenza a personalizzare molto le situazioni con il risultato di essere facilmente ferito o più semplicemente offeso. Ed essendo introverso tende a non “esternare” i suoi sentimenti quando sono stati feriti: si tiene tutto per sé. La sua funzione inferiore è la sensazione. Non è quindi particolarmente realistico e pragmatico. Rischia di saltare troppo velocemente alle conclusioni, tralasciando l’analisi di fatti e dettagli importanti. Preferisce seguire le sue ispirazioni, rischiando di commettere degli errori che potrebbe evitare. Non ama prendere tempo per essere preciso. È una persona creativa e curiosa. Aperta ed interessata a fare nuove conoscenze ma anche a conoscere nuove idee, libri, iniziative. Ha frequentemente un amore spiccato per l’arte. Può essere un buon comunicatore che si esprime in maniera appassionata. Ha bisogno di periodi di solitudine o di isolamento. Può avere delle forti spinte religiose o interessi spirituali. Sul piano lavorativo può essere attratto da professioni che abbiano una componente umana, relazionale o basata sul linguaggio. È forse il più intellettuale tra i tipi sentimento. È inoltre molto leale nei confronti di una organizzazione capace di essere in sintonia con i suoi valori personali."

Ecco, proprio a voler essere pignoli , non mi ritengo un tipo "calmo", malgrado le apparenze a volte possano farlo credere. E nel profilo non si fa cenno alla passionalità che magari non dò troppo a vedere, ma che caratterizza una buona parte di me.

martedì 8 settembre 2009

Quote

" ma arriva un momento in cui vorrei essere un po’ più egoista e pensare a me stesso e dimenticare tutto l’albero genealogico che mi perseguita coi suoi problemi e i suoi acciacchi. Ma non ce la faccio… o semplicemente non posso farlo.
C’è un imperativo categorico che mi impone di essere la migliore delle persone possibili, e non importa quel che pensano gli altri… faccio di tutto per esserlo.

Magari annientandomi."


Da "la nebbia e il petrolio".

domenica 6 settembre 2009

Invidia



Sapere che Edgar si trova su quelle spiagge, e in quel paese popolato da simili aitanti giovinotti, mi fa venire un'invidia, ma un'invidia!
Comunque davvero carino questo spot! Oltre che al vacanziere Edgar, lo dedico al Maestro di vita Do Potomiento, che con infinita pazienza ed abnegazione è riuscito ad insegnarmi come pubblicare i filmati!

sabato 5 settembre 2009

Lettera dal fronte

Genitori adorati, sorelle amatissime e fratelli carissimi,
Oggi mi trovo a presidiare il ponte della Beresina, dove a detta dei generali dell'Armata non dovrebbero verificarsi fatti d'una qualche rilevanza. Così trovo il tempo per scrivervi, ritenendo opportuno rassicurarvi in merito alla mia salute, che dopo le recenti ferite si è perfettamente ristabilita. Non posso fare altrettanto per quanto concerne questa guerra, che si annuncia lunga e dall'esito assai incerto, e che reclama ogni energia da parte di noi soldati, e la spreme fino all'ultima goccia. E non posso fare altrettanto anche con il mio morale, che lentamente si sta rannuvolando ad ogni assalto, e direi quasi ad ogni colpo di cannone. Non angustiatevi, però, e non siate tristi per me: vedrò di cavarmela anche questa volta, e salvare la mia vecchia pellaccia per cercare di rivivere ancora i tempi felici della grande casa di Vilorbskoe-Zelo. Confido, oltre che nell'aiuto del Padreterno, anche nelle braccia robuste e nel cuore coraggioso dei miei attendenti. Mi hanno di nuovo assegnato i tre affidabili fratelli bulgari della scorsa campagna: Sdrugo, Sugo e Sbrego Sodeferov, dei quali certamente vi raccontai. Qualora aveste dimenticato, sappiate che sembrano orsi siberiani tanto nell'aspetto e nella corporatura quanto nei modi bruschi e scostanti. Forse è per sfatare l'idea non troppo lusinghiera che la bassa truppa s'è fatta del popolo bulgaro, che hanno condotto con loro, convincendolo ad arruolarsi, il fratello più giovane: Ivan. Di bel viso, aperto e franco nel sorriso e nello sguardo, elegante nelle proporzioni e nei gesti, temperato ed asciutto nel fisico malgrado alcune morbidezze lombari , peraltro non spiacevoli allo sguardo, lo rivelino assai più avvezzo alla rakya che allo Champagne. Di carattere allegro e spontaneo, l'ho preso a benvolere da subito, intravedendo nella luce dei suoi occhi quella gaiezza inconsapevole e nascosta che hanno molti giovani della sua età. Ieri l'altro, durante la perlustrazione, è stato vittima di un curioso incidente, per fortuna risoltosi senza conseguenze spiacevoli. Afferrato un bel grappolo d'uva matura, lo stava piluccando golosamente quando dagli acini è partito un calabrone furibondo che lo ha punto fra mento e collo. La parte così colpita è subito gonfiata vistosamente, e i suoi fratelli lo canzonavano dicendo che assomigliava ad una grassa e rossa contadina dei monti Rodope. Ma poco dopo il poverino ha cominciato a roteare gli occhi, a respirare affannosamente, ad assumere un colorito verdastro e ad emettere una bava schiumosa dalla bocca. "Quante storie per la puntura di un calabrone!" sghignazzavano i fratelli; ma io ero davvero preoccupato. Così ho preteso che me lo issassero in sella, e tenendolo stretto mentre farneticava nel delirio, l'ho portato al galoppo all'ospedale da campo. I medici sono intervenuti subito, ed hanno detto che la mia prontezza gli ha salvato la vita. Ecco, suona il tamburo dell'adunata, e sono costretto a lasciarvi. Inoltrate i miei baci alle principessine Tinanskija Feodorovna e Anastasija Bessarionova, ed i saluti più cari a tutti gli amici che mi mancano tanto: dall'ammiraglio Marplev al duca Asashelewkj, dal conte Potowskij al ministro Ribaldjev al barone Kanarinskij, al giovane architetto Maghentieff ed al suo inseparabile Laurentij, all'altro architetto Romanov, a tutti i Simeonovic, a Serghiej Yosip, a Skramskij ed al giovane Stephanovic, e a tutti gli altri che sono costretto ad omettere, ma che porto nel cuore. Devo chiudere: miei adorati, dite a tutti loro che li penso e che vorrei essere con loro, ovunque si trovino.

martedì 1 settembre 2009

Sic volvenda dies


Si sa che la fortuna è una ruota che gira, e alla quale ce ne stiamo aggrappati, di volta in volta trascinati al suo apice o schiacciati nella polvere. Ecco, direi che questa volta l'inizio della vendemmia è stato particolarmente fortunato!
1) Invece di abbattersi sull'unghia del pollice destro ( che quella del sinistro ha già dato nei mesi scorsi), il martello mi ha colpito il dorso della mano, che adesso è bello gonfio ed escoriato.
Ma la scena è stata splendida, degna di Fantozzi. Io tenevo fermo il pezzo e dicevo a Ivan: "Batti!"; "Dove?" "Come dove? Batti dove ho la mano, no? ". E sbam!

2) Invece di colpirmi negli occhi o sul naso come fa di solito nel primo giorno di vendemmia, il Malefico Schizzo di Soda Caustica a questo giro ha sbagliato la mira, e mi è finito sulla sommità del cranio. Male cane, ma almeno non si vede l'ustione, vuoi mettere?

3) Altra scena bellissima è stata quando sono caduto dalla scala come in un film di Stanlio e Ollio.
La scala era bene appoggiata, ma il pavimento era sdrucciolevole. Salgo fino alla cima e naturalmente lei...swish! scivola all'indietro con me sopra. Grazie alla fortuna di cui sopra, non mi sono rotto la testa, ma ho solo battuto con la spalla destra, che adesso è indolenzita e bestemmia in quattro lingue diverse se provo ad alzare il braccio.

Insomma, un inizio fortunato e divertentissimo, da morire dal ridere! E se tanto mi dà tanto, chissà domani, le risate!