Copio e incollo da "Fulmini e Saette":
"I marine britannici di ritorno dalle operazioni nelle montagne afgane hanno rivelato ieri una nuova, allarmante minaccia: venire avvicinati da sciami di contadini gay con delle proposte.
Un marine Arbroath, James Fletcher, ha detto: "Erano più spaventosi di al-Qaeda. Un tizio con le dita dei piedi smaltate si e' offerto di dare lo smalto anche a noi. Se ne vanno in giro mano nella mano per tutto il villaggio."
"Eravamo un po' sconvolti," ha continuato il marine Fletcher. "Abbiamo scoperto parlando con i soldati afgani che erano con noi che un sacco di uomini in qusto paese hanno la stessa filosofia degli antichi Greci: 'le donne servono per fare figli, gli uomini per il piacere'."
"E' stato un inferno," dice il caporale Paul Richard, 20 anni. "In ogni villaggio in cui siamo entrati c'era un gruppo di uomini tutti truccati che ci veniva vicino, ci accarezzava i capelli e le guance e ci mandava dei bacetti."
Ad un certo punto i soldati sono stati invitati a ballare. I marine si sono scusati, dicendo che non volevano rallentare la loro missione search and destroy, e se ne sono andati. "Hanno messo su della musica e ci hanno chiesto di ballare. Gli ho detto dopo potevano andare," dice il caporale Richard. "Alcuni dei ragazzi hanno fatto dietro front e sono scappati. E' stato orribile."
Un marine Arbroath, James Fletcher, ha detto: "Erano più spaventosi di al-Qaeda. Un tizio con le dita dei piedi smaltate si e' offerto di dare lo smalto anche a noi. Se ne vanno in giro mano nella mano per tutto il villaggio."
"Eravamo un po' sconvolti," ha continuato il marine Fletcher. "Abbiamo scoperto parlando con i soldati afgani che erano con noi che un sacco di uomini in qusto paese hanno la stessa filosofia degli antichi Greci: 'le donne servono per fare figli, gli uomini per il piacere'."
"E' stato un inferno," dice il caporale Paul Richard, 20 anni. "In ogni villaggio in cui siamo entrati c'era un gruppo di uomini tutti truccati che ci veniva vicino, ci accarezzava i capelli e le guance e ci mandava dei bacetti."
Ad un certo punto i soldati sono stati invitati a ballare. I marine si sono scusati, dicendo che non volevano rallentare la loro missione search and destroy, e se ne sono andati. "Hanno messo su della musica e ci hanno chiesto di ballare. Gli ho detto dopo potevano andare," dice il caporale Richard. "Alcuni dei ragazzi hanno fatto dietro front e sono scappati. E' stato orribile."
Il reportage di guerra è autentico, e del resto la diffusa , radicata propensione omoerotica nell'Afghanistan non talebanizzato è cosa nota da tempo. C'è solo da sperare che il tono inorridito dello scritto sia scherzoso, chè altrimenti i baldi marines non ci fanno una gran figura. Comunque a me sta venendo un'ideuzza per le vacanze...
5 commenti:
Non ci credo! da quanto in qua hai un blog??? e non mi hai detto niente!!!
complimenti e auguri :)
cmq condivido a pieno la filosofia greca!
Povero me, che figuraccia ho fatto, Creek! Ero CONVINTO di averti detto del blog, giuro! Ma mi devo rassegnare, c'ho n'età e la demenza senile avanza! :P
ahaha vabbè sei perdonato!
Non avevo idea di questa "propensione omoerotica" diffusa nell'Afghanistan pre-Taliban che tu citi; al contrario, in più di un documentario mi è parso di capire che proprio la stretta ortodossia del malato regime imponeva ad alcune classi di giovani, fino ai diciotto anni, una vita esclusivamente a contatto con uomini e coetanei, in una sorta di cameratismo (mi viene in mente, con tutti i distinguo, il parallelo con la bizzarra Spagna al femminile dei film di Almodovar) che su vasta scala qualche effetto forse l'ha sortito.
Caro Beckett, i Taliban cercarono di reprimere in ogni modo i comportamenti omoerotici introducendo in Afghanistan leggi ancora più restrittive e tremende di quelle in uso in altri Paesi islamici.
Fecero un buco nell'acqua, soprattutto nelle zone controllate dall'etnia Pashtun. Poichè sai perfettamente l'inglese ti consiglio la lettura di questo testo:
http://www.globalgayz.com/g-afghanistan.html
Ciao!
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