E' vero, niente è per sempre. Figuriamoci un blog. Un blog che non molto tempo fa festeggiava il suo millesimo post, ma il cui autore ha deciso di "mettere in sonno" a tempo indeterminato, per ragioni che ancora mi sfuggono ma che mi sorprendono in ogni caso. Si, lo so: a volte la disaffezione arriva improvvisa ed imprevista; e ciò che prima era un piacere o un'esigenza si trasforma di colpo in un obbligo o in un dovere sempre più faticoso. A volte viene meno la voglia di parlare di sè, come se quanto sembrava condivisione della propria esistenza viene vissuto sempre più come un inverecondo esibizionismo. A volte, semplicemente, sembra che chiudere le finestre aperte sul mondo, lasciando solo pochi e ben controllati pertugi, sia la soluzione migliore per resistere alle fatiche dei nostri cuori. Manzonianamente, nui chiniam la fronte al massimo fattor che come certe mamme esasperate grida alla propria creatura: "Io ti ho fatto, e io ti disfo!". Ma sempre manzonianamente, per quel che mi riguarda, mi sento percosso e attonito alla feral notizia. Mi mancherà quel blog leggero ed elegante come un giardino all'inglese; mi mancherà il suo protagonista in chiaroscuro, fatto d'ombre e di luci; mi mancheranno le sue vicende, l' ironia velatamente malinconica nell'affrontarle, il florilegio di commenti a cui davano la stura.
Lo so, Poto è un personaggio letterario; o forse un alter ego dell'Autore; o forse una maschera.
Però mi ha dato tanto, attraverso le sue pagine ed i suoi racconti: mi ha regalato sorrisi, buonumore, riflessioni , incazzature, tristezze come un ottimo compagno di viaggio. Come un vero Amico. Mi pesa, e non poco, doverci rinunciare di colpo.
Nulla è per sempre, dicevamo: e Poto è talmente imprevedibile che magari prima o poi torna. Quindi mi auguro che il suo commiato preveda anche il suo saluto preferito: "Arrivedoir!".
Lo so, Poto è un personaggio letterario; o forse un alter ego dell'Autore; o forse una maschera.
Però mi ha dato tanto, attraverso le sue pagine ed i suoi racconti: mi ha regalato sorrisi, buonumore, riflessioni , incazzature, tristezze come un ottimo compagno di viaggio. Come un vero Amico. Mi pesa, e non poco, doverci rinunciare di colpo.
Nulla è per sempre, dicevamo: e Poto è talmente imprevedibile che magari prima o poi torna. Quindi mi auguro che il suo commiato preveda anche il suo saluto preferito: "Arrivedoir!".
Beh, però non è morto, dai! E gli vogliamo bene lo stesso, qualunque cosa decida.Anzi!
RispondiEliminaMa lo so, però... Sigh!
RispondiEliminaSono d'accordo con quanto scrivi, anch'io sono molto affezionato a Potino bellissimo e d'altronde è difficile non affezionarsi a un "personaggio" del genere.
RispondiEliminaPerò penso anche che forse hai fatto un funerale prima del tempo: i blog personali presto o tardi tirano le cuoia, o magari si impausano solo per un periodo, per poi tornare in forma più smagliante che mai. Capisco comunque che il tuo post è un tributo d'affetto...
Mah, qualcosa non mi torna. Fino a qualche settimana fa Poto era giustamente orgoglioso del suo blog; e per quanto conosco il suo Autore, mi ha sempre dato l'idea di essere un ragazzo costante e metodico in tutto quello che fa. Mi preoccupa un po' questo improvviso cambio di rotta, mi sembra quasi una fuga, o una sconfitta, non so. Ma credo ci sia qualcosa dietro. Qualcosa di cui secondo me valeva la pena continuare a parlarne nel blog.
RispondiEliminaNei blog ci si spoglia molto più facilmente delle proprie difese e delle proprie corazze, e credo siano importanti anche per questo motivo.
Ta-daaan! Potino (quel bellissimo che non è altro) is back. E' vero però che sul blog ci si spoglia di più: viva i blog! maledetti blog!
RispondiEliminaBuon fine settimana, A.
PS: ho notato solo ieri il tuo blog-roll personalizzato. Grazie per avermi aggiunto, però magari un giorno mi spiegherai perché sarei la Filippovna.