Da quel ciuco che sono, di Leonard Cohen conoscevo a malapena poco più del nome. Qualche sera fa Aldo me ne parlò a lungo, ed in termini talmente entusiastici che ne rimasi impressionato. Il caso ha voluto che ieri mattina, sfogliando una rivista nella hall di un albergo per ingannare l'attesa di un collega ritardatario, mi sia imbattuto proprio in una lirica del cantautore canadese. Essere investiti dalla Poesia nel tinello marron di un alberghetto orobico fa un po' l'effetto rasserenante ed insieme euforizzante di quando si spalanca la finestra al mattino dopo aver passato una notte insonne. Almeno, a me ha proprio fatto quell'effetto lì. Così ho chiesto una biro all'arcigna signora della reception, e ho ricopiato il testo di Cohen sul retro della ricevuta appena pagata.
A thousand kisses deep.
Corrono i cavalli, giovani le ragazze,
un sacco di ostacoli da superare.
A volte vinci e la vita ti sorride-
una serie di piccole vittorie.
E chiamato ora a confrontarti
con le tue disperate sconfitte
vivi la tua vita come fosse vera,
profonda mille baci.
La mia faccio il possibile perché sia vera, ma sono ancora troppo lontano da mille per poterla considerare profonda abbastanza.
2 commenti:
di Leonard Cohen conosco la canzone I'm Your Man e non sospettavo neanche lontanamente che fosse un poeta. Proprio oggi ho visto un documentario, se così si può chiamare, dove si intrecciavano le sue canzoni (riproposte da vari autori) e la sua vita..Intressante
ps: scrivo con tanta, diciamo, scioltezza perchè ti leggo "da sempre"..mamma mia che brutta espressione..
La poesia a volte è racchiusa anche nel commento di un anonimo. "Da sempre" è una bellissima e poetica espressione, che mi onora e mi lusinga. Grazie.
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