lunedì 25 maggio 2009

Compleanno


Ho una pessima memoria per gli anniversari, e mi ero completamente dimenticato che questo blog nacque il 21 Maggio di un anno fa. Passata la festa, si dice, gabbato lo santo; e parlarne non avrebbe più molto senso. Ma insomma, povero il mio blogghino trascurato, se non gli faccio gli auguri io che ne sono il parente più stretto, allora chi? E se non lo ringrazio io per tutte le cose belle che mi ha dato, per tutte le persone meravigliose che mi ha fatto conoscere, o ritrovare o riscoprire, per tutte le lacrime che mi ha asciugato, per tutti i sorrisi che mi ha regalato, per gli idilli, per gli incanti, per gli amori, per i sogni, per i dolori, per i voli, per le cadute, per la vita...allora chi?


Pensare che cominciò tutto così, quasi per scherzo, con l'atteggiamento sarcastico di chi dice: "Massì, proviamo, sono fregnacce e non servono a un cazzo, ma male non fanno".
Cominciò con queste parole:


"Mi sa che ci siamo cascati, Bob: quei maledetti musi rossi ci hanno fregato. Lo diceva sempre il vecchio Athanasius: "Figliolo, quando vedi qualcuno che va in giro con delle penne di tacchino sulla capoccia non fidarti mai: non può essere una persona seria". Bob, amico mio, però promettimi che non mi lascerai cadere vivo nelle mani di quegli scotennatori: almeno non oggi che ho speso una fortuna dal parrucchiere per farmi le mèches."


Per la cronaca: il Bob del vaniloquio era colui che vinse il mio scetticismo nei confronti di questa forma d'espressione. Bob c'era prima che cominciassi, è diventato altro rispetto a ciò che era un anno fa, ma grossomodo ( Bob, disgraziato, mi senti? Smettila di infradiciarti nei saloon e manda un telegramma al vecchio!) c'è ancora.

domenica 24 maggio 2009

Rudi uomini dei campi


Appartenendo alla categoria, non posso che esprimere soddisfazione ogni qual volta la medesima viene rappresentata in modi non canonici. Siamo rudi uomini dei campi, è vero; ma cribbio, essere rudi uomini dei campi non vuol dire essere necessariamente bruti semi-selvatici e privi di ogni forma di grazia. Il rude uomo dei campi della foto dimostra il contrario, e allude anche alle dolcezze di cui siamo capaci. Insomma, le caprette ci fanno "Ciao!".

Fonte: La Repubblica

venerdì 15 maggio 2009

Votate, votate, votate!




"Improvvisamente l'inverno scorso" è un film-documentario che dovrebbero conoscere tutti. E che secondo me andrebbe proiettato nelle scuole e nelle parrocchie. Scopro da Queerblog che è candidato al premio "Ciack d'oro 2009" , e che lo si può votare semplicemente inviando una mail all'organizzazione. Ecco, io lo farò, e spero lo facciano in tanti. Luca Ragazzi e Gustav Hofer, gli autori-protagonisti, li ho sentiti qualche settimana fa ad una trasmissione radiofonica condotta da Dario Vergassola e David Riondino ( "Vasco de Gama", Radio2) , e li ho trovati semplicemente adorabili. Ma voto perchè c'è la possibilità di vincere un week-end a Roma, mica per altro.
E dato che sono fortunatissimo al gioco, invito marcoboccaccio, Fabio-Fireman, er Pupone e tutti gli altri quiriti amici miei a tenere in caldo la pajata, la coda alla vaccinara e i carciofi alla giudia, che arrivo presto e con molto appetito.

mercoledì 13 maggio 2009

Repetita iuvant


Torna e prendimi

Ritorna spesso e prendimi,
o sensazione amata,
ritorna e prendimi,
quando si ridesta viva la memoria
del corpo, e l'antico desiderio
di nuovo si versa nel sangue,
quando le labbra e la pelle ricordano, e la carne,
e le mani come se ancora toccassero.
Ritorna ancora e prendimi, la notte,
quando le labbra ricordano, e la carne…



L'avevo già postata tanto tempo fa, agli albori di questo blog. Ed eccola, di nuovo attuale.

E insomma


E insomma. E che cazzo. Lo squalo è sempre lì a farmi paura, e ad impedirmi di prendere il largo.
Ma non voglio continuare a battere i denti su quella panchina gelata, col bavero rialzato e la barba lunga. Vivere è dignità e bellezza, e io non voglio continuare a morire. Questo blog mi ha aiutato a vivere. Tutti quelli che sono passati di qui regalandomi dignità e bellezza mi hanno aiutato a vivere. Mi faccio la barba. Mi scrollo la neve di dosso. E mi butto nell'acqua ad affrontare lo squalo. Mal che vada mi mangia.





E dato che non riuscirò mai a diventare principe, tanto vale mi alleni a diventare un rospo coi fiocchi!