venerdì 31 luglio 2009

In ordine sparso

Roma, ad esempio, non perde la sua verve nemmeno col caldo più atroce. Un po' come la mia fiera bisnonna, che nei giorni di peggior canicola si tirava su tutto il sottanone sventagliandolo per farsi fresco, e a chi si scandalizzava diceva senza smettere di sgrembiulare: " Eh quante storie, manco non foste passati tutti da questo buco!". Torino no. Torino avvilisce sotto il solleone, diventa polverosa e triste e sfatta nè più nè meno di una gran dama costretta a spingere la macchina lungo una strada di campagna poverosa e deserta in un mezzogiorno agostano.
A salvarla dalla crisi isterica, però, sono i Toret, le fontanelle umili e quasi invisibili che la costellano ovunque, e prendono il nome dalla protome taurina allusiva allo stemma civico e dispensatrice di acqua freschissima e buonissima.

Sembrano fatte apposta per i bambini, o per chi non teme di inchinarsi davanti a loro, quasi prostrandosi come al cospetto di un piccolo totem. E come tutte le cose autenticamente torinesi sono equilibratamente angeliche e demoniache, in egual misura. Se si tira via, se ci si limita alla sorsata di acqua fresca, non si riesce a cogliere la sottile inquietudine che sanno provocarti, mitraiche,
misteriche,
apotropaiche come sono.


Ero a Torino, questa mattina: disfatto e avvilito come la città sotto il solleone. L'ultimo giorno di Luglio per molti sancisce l'inizio delle vacanze, per me è l'inizio di una vacatio istupidita e dolorosa. Il Sole, che pure transitando nel Cancro mi regala i giorni più belli dell'anno (degnamente conclusi, a questo giro, dalla celebre Festa nella Marca gioiosa et amorosa) , entrando nel Leone mi costringe a fare i conti con le mie mancanze, le mie inadeguatezze ed i miei fallimenti. Fino a quando, approdando nella Vergine, mi obbligherà a grattacapi di ben altro genere.
Ecco, in una grande città ci si sente soli a prescindere, e inermi nei confronti di se stessi. Poteva finir male, se non mi salvava un Toret che forse era magico, o forse dispensava soltanto un'acqua più fresca del solito. Fatto sta che mi ha fatto venire in mente quanto mi ha scritto un po' di giorni fa un caro amico: "Quando stai giù, scegli i cinque momenti più belli della tua vita. Poi concentrati a lungo su di essi, e convinciti che quegli attimi meravigliosi sono proprio stati tuoi, li hai vissuti e li hai goduti malgrado le mancanze, le inadeguatezze e i fallimenti con cui ti ostini a fustigarti. E quando avrai fatto questo esercizio, sorridi a te stesso, per una volta."
Curiosamente i cinque momenti più belli della mia vita sono diventati le cinque persone più belle della mia vita, antiche o recenti, attraverso la felicità che hanno saputo regalarmi. Una fra queste è colui che mi ha consigliato una simile terapia.
Mi ci voleva, mi ha fatto bene. Perché in questi giorni mi viene spesso da piangere. Non per malinconia, o per nostalgia o per struggimento: soltanto per rabbia.


giovedì 23 luglio 2009

Dive in contumacia

Le sue piume ed il temperamento di quest'altra mi hanno fatto pensare che il cast stellare di Sabato sarà orbato da due dolorosi forfait: dell'inopinata assenza di Diana Rigg abbiamo saputo soltanto oggi, purtroppo; della sua, oramai da qualche giorno. Poichè ci teneva tantissimo ad esserci, e poichè per brio, bravura, classe ed eleganza avrebbe potuto aspirare davvero al titolo di reginetta della festa, considero anche lei presente in spiritu . Qui si può vedere il siparietto preparato per allietarci il momento della sangria, con cui avrebbe sicuramente sbaragliato tutte le altre concorrenti.

A grande richiesta


Poichè qualche miscredente, al cui confronto San Tommaso passa per un credulone, ha avanzato dubbi sulla mia fortuita e temporanea attività di carpentiere/muratore/conciatetti, ecco la testimonianza fotografica di quello che sto facendo. Chiedo scusa per la scarsa qualità dell'immagine, ma l'improvvisato fotografo non ha saputo fare di meglio.

mercoledì 22 luglio 2009

Golpe

Mentre mi trastullavo sul traballante trabattello e facevo la gatta sul tetto che scotta, la situazione è precipitata. La SPECTRE è riuscita ad infiltrare Sally Spectra nell'organizzazione dell'imminente Dejunér sur l'herbe, trasformando quello che doveva essere un raffinato ed austero simposio en plain air in una sfarzosa, fantasmagorica, rutilante, lussuosa e lussuriosa parata di dive d'ogni tempo. Quella vipera c'è riuscita sostituendosi alla dolce e candida Miss Marple: si è intrufolata in casa sua spacciandosi per una presentatrice dell'Avon, poi l'ha legata e l'ha chiusa nel sottoscala dove la tiene a pane ed acqua. Data la stazza non so fino a quando potrà continuare a farsi passare per la fragile vecchietta; ma ormai il danno è fatto. Poichè la perfida sa che io so, ha pensato bene di neutralizzarmi assegnandomi il ruolo di Olive Oil, la fidanzata di Braccio di Ferro. Veramente col mio sovrappeso potrei fare Trudy Gambadilegno, o magari la Tordella di Bibì e Bibò, anche in considerazione dell'eta. Il fatto è che mentre le varie Bette Davis, Mae West, Haudrey Hepburn potranno impazzare con i feux d'artifices delle loro arguzie io potrò al massimo starnazzare "Popeeeeeeeeeeeye! Help me, Popeeeeeeeeeeye!" per tutta la durata del party, senza così poter compromettere i suoi turpi disegni. Ma la grassona non la passerà liscia: la vera Olive che parteciperà alla festa è quella qui sotto, e vindice e vendicatrice ingollerà una lattina di spinaci, sventerà i piani criminali, libererà la povera vecchietta, per consolarla la farà incoronare reginetta della festa, stenderà al tappeto la birbacciona con un paio di uppercut e la farà portare in giro per Treviso dalle altre dive, a cavallo di un trave e ben cosparsa di pece e di piume.

lunedì 20 luglio 2009

E' uno sporco lavoro, ma...


Nel caso vi trovaste a passare nei prossimi giorni per l'amena e ubertosa località di Se******* ubicata nell'ameno e ubertoso comune di Ca*****, e ammirando l'ameno e ubertoso paesaggio foste attratti da qualcuno che somiglia all'ameno e ubertoso muratore di cui sopra, ecco: sappiate che non sono io quel desso.
Io sono, semmai, il poveraccio tremebondo in cima ad un traballante ponteggio di fortuna, o disperatamente aggrappato ai resti di un tetto semidistrutto che troverete continuando a percorrere l'unica strada dell'amena e ubertosa località.
Gli è che la tromba d'aria di Venerdì scorso mi ha scoperchiato una tettoia svellendone le pesanti lastre della copertura come fossero state di carta velina. E siccome la tettoia, per via di quello che c'è sotto, va sistemata prima che arrivi qualche temporale; e siccome non ho alcuna intenzione di essere salassato da qualche impresa di tagliaborse; e siccome se lo faccio fare al mio operaio Stanko ( di nome, e purtroppo anche di fatto) quello mi cade e se va bene mi fa passare in galera il resto dei miei giorni, indovinate un po' chi dovrà provvedere alla riparazione? Ok, indovinato.
Oggi ho costruito il ponteggio, e mi sentivo tanto come l'omino qui sotto. Ma proprio tanto, ecco.
Domani andrò a prendere le onduline di fibrocemento giù all'emporio, le isserò in cima al catafalco e sostituirò il listellame distrutto dalla furia degli elementi. Mercoledì, se sarò ancora incolume, fisserò le lastre. Ma con tutti i baldi e prestanti architetti, ingegneri, geometri, carpentieri, muratori, manovali, cottimisti e uomini di fatica che conosco, possibile non ce ne sia uno, dico uno che accorra in mio soccorso?


martedì 14 luglio 2009

Sciopero


domenica 12 luglio 2009

Sgub!


Beppe Grillo si candiderà alle primarie per l'elezione del segretario del Partito Democratico.
"Il 25 ottobre ci saranno le primarie del PDmenoelle. Voterà ogni potenziale elettore. Chi otterrà più voti potrà diventare il successore di gente del calibro di Franceschini, Fassino e Veltroni. Io mi candiderò. Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c'è il Vuoto. Un Vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini. Una sinistra senza programmi, inciucista, radicata solo nello sfruttamento delle amministrazioni locali. Muta di fronte alla militarizzazione di Vicenza e all'introduzione delle centrali nucleari. Alfiere di inceneritori e della privatizzazione dell'acqua. Un mostro politico, nato dalla sinistra e finito in Vaticano. La stampella di tutti i conflitti di interesse. Una creatura ambigua che ha generato Consorte, Violante, D'Alema, riproduzioni speculari e fedeli dei piduisti che affollanno la corte dello psiconano. Un soggetto non più politico, ma consortile, affaristico, affascinato dal suo doppio berlusconiano. Una collezione di tessere e distintivi. Una galleria di anime morte, preoccupate della loro permanenza al potere. Un partito che ha regalato le televisioni a Berlusconi e agli italiani l'indulto.
Io mi candido, sarò il quarto con Franceschini, Bersani e Marino. Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un'alternativa al Nulla.
Il mio programma sarà quello dei Comuni a Cinque Stelle a livello nazionale, la restituzione della dignità alla Repubblica con l'applicazione delle leggi popolari di Parlamento Pulito e un'informazione libera con il ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico, a partire da Silvio Berlusconi. Temi troppo duri per le delicate orecchie di un Rutelli e di un Chiamparino. Ci sono milioni di elettori del PDmenoelle che vorrebbero avere un PDcinquestelle."

( dal Blog di Beppe Grillo)

Secondo il regolamento del PD, possono candidarsi alla segreteria coloro che adempiono ad una serie di formalità ( raccolta di fime in diverse regioni e circoscrizioni etc) e che risultano tesserati alla data della convocazione del congresso, in questo caso il 25 Giugno scorso. Il Nostro sarebbe perfettamente in grado di mobilitare i suoi sostenitori per quanto riguarda il sostegno pre-congressuale, ma ho qualche dubbio fondato che abbia provveduto ad iscriversi prima della data prevista. Se lo avesse fatto, sarebbe un genio; in caso contrario vuol solo agitare ulteriormente le acque già burrascose per conto loro; e buttarla in caciara per recuperare una visibilità decisamente appannata negli ultimi mesi.
Comunque la si pensi in merito, immagino che ne vedremo e sentiremo delle belle.
Ah, Grillo ha dimenticato che fra gli altri candidati alla segreteria c'è pure il Marione Adinolfi

La festa de lu dimane


Bonasera cari amice tutte quande cristiane
che ve vojo raccundare de la festa de lu dimane
ca dimane è Sant’Antonio lu nemice de lu Dimonio!
Li parent’ ‘e Sant’Antonio una moglie gli vogliono dare
ma lui nun ne vuol sapere
nel diserto si fa mandare
pe’ ‘nn ave’ la siccatura de 'ngannà ‘na criatura.

Sant’Antonio a lu disertu
si faceva la permanente
Satanass’ pe dispietto
je freghette la corrente
Sant’Antonio non s’impiccia
cu ‘lle dita se l’arriccia.

Sant’Antonio a lu disertu s’ cuciva li pantalune
Satanass’ pe’ dispietto je freghette li buttune
Sant’Antonio se ne frega cu lu spago se li lega.

(Canzone tradizionale abruzzese, XX secolo)

Pregheruma Sant'Antoni
prutetùr dj matrimoni

oh, c'u m'manda 'n bel ùmein,

oh tenderendendendein!

Co m' lo manda ricco e bello,

che senssa sòld lu son già me,

oh tenderendendendè!


Co m'lo manda bello e forte,

e ch'a j piasa fé l'amur,

oh tenderendendendur!

(Strambotti della provincia di Alessandria, XVIII secolo)

Si accompagna ad un maialino, come faceva George Clooney qualche anno fa. Ha la barba lunga e bianca conme Gandalf e il mago Merlino, e sa esercitare le arti magiche al pari di loro. Da giovane preferì fuggire nel deserto piuttosto che sposarsi. Il diavolo gli faceva trovare delle gran fighe sotto il letto pensando di farlo rinsavire, ma evidentemente non sapeva di aver a che fare con uno che si faceva la permanente e che che coltivava ambizioni da stilista.
Non so in virtù di quale legge del contrappasso, una volta salito alla gloria degli altari divenne protettore di tutti coloro che cercano di sposarsi, ma forse soltanto perché Antonio fa rima con matrimonio. Se invocato fa guarire dall'ergotismo e dall'Erpes Zoster.
Quando gli Esprit Folèt ci fanno dannare nascondendoci gli oggetti di casa, basta recitare la seguente formuletta: "Sant'Antòne benedì, feme trouvé lo c'ha j'eu perdì"; il simpatico vecchietto ce li farà ritrovare immantinente, e castigherà i piccoli mascalzoni invisibili.
Insomma, tutto ciò per dire che qui nel Mondo di Mezzo ( chi non ci crede che sia il Mondo di Mezzo deve solo armarsi di metro, e misurare) oggi e domani è la non-festa di Sant'Antonio.
Prima di tornare ai non-bagordi, ne approfitto per fare gli auguri di non-onomastico a questo Antonio che mi è caro.
Vota Antonio Vota Antonio Vota Antonio!

(Non sono impazzito. Cioè, non più del solito. Spiegherò tutto, Signori della Corte!)

sabato 11 luglio 2009

Nostalgia canaglia


E' biondino, è carino, ha gli occhi color lago di montagna, è buono, è gentile e scrive da dio: no, non posso spezzargli le braccine come lì per lì mi ero proposto, non ce la farei mai. Anche perché non è colpa sua se con un'innocua ed inconsapevole citazione mi ha provocato un terrificante tsunami di nostalgia e di emozioni: sono proprio io che son fatto male. Era il 1986: il modo di vestirsi era quanto meno imbarazzante, Bettino Craxi era considerato un grandissimo statista, Silvio Berlusconi era solo il proprietario di tre televisioni private che aveva appena acquistato il Milan, e la vita era dolce e sapeva di gelato alla fragola. Era il 1986: Giuni Russo era bellissima , dardeggiante ed altera come Atena Parthenos anche quando cantava canzonette balneari e tormentoni estivi. Io la adoravo proprio come si adora una divinità, e "Alghero" era l'inno a Lei consacrato.
Mia madre non lo deve sapere,
non lo deve sapere,
non lo deve sapere...

Torino contro l'omofobia



"Il Consiglio comunale di Torino ha approvato all'unanimita' una mozione nella quale si propone di istituire una Giornata nazionale contro l'omofobia davanti al persistere delle discriminazioni nei confronti delle persone LGBT che le porta a essere oggetto di maltrattamenti, aggressioni e ricatti che non osano denunciare. La mozione sottolinea come resista in Italia un atteggiamento culturale che tende ad attribuire agli omosessuali etichette di perversione o malattia, anche se già dal 17 maggio del 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo fine ad una lunga tradizione di omofobia medica, depennando l’omosessualità dall’elenco delle patologie mentali e il Parlamento Europeo ha impegnato gli Stati membri della Comunita' Europea a garantire gli stessi diritti a tutti i cittadini, inclusi coloro con un orientamento sessuale diverso, e ha proclamato il 17 maggio “Giornata Internazionale contro l’omofobia”. Il Consiglio comunale di Torino invita il Parlamento italiano a promuoverne il riconoscimento ufficiale e ad adoperarsi attivamente per una serena accettazione e valorizzazione delle diverse culture e mentalità."

Forse si tratta di un'iniziativa velleitaria, di quelle che ricordano i comuni "denuclearizzati" o gli appelli per la pace nel mondo tanto di moda alcuni anni fa. Forse la proposta sarà accolta da chi di dovere con un'infastidita alzata di spalle. Però, considerando come nel nostro Paese a livello politico le tematiche GLBT siano accolte generalmente da un allarmato benaltrismo bipartisan ( "La gente non arriva a fine mese, altro che occuparci dei froci, signora mia!") ogni voce che si alza in loro favore va accolta con entusiasmo e con speranza.
Trattandosi del Consiglio Comunale di Torino, il mio entusiasmo in questo caso raddoppia. E quadruplica scoprendo che la mozione è stata approvata all'unanimità.

(Ringrazio Antonio di agayblog per la bella notizia;
Andrew di unebellehistoire per il bel manifesto sottostante.)



martedì 7 luglio 2009

Soprammobile




E gnente, ieri sera dopo cena sono venuti due simpaticoni a proporre un impianto fotovoltaico per la modica cifra di 250mila euro, seh, come no, solo che avevano anche il gelato e mica li puoi mandare via così di botto con un "no grazie non ci interessa"! Chiacchiera che ti richiacchiera s'è fatto mezzanotte, quando attiva il solito temporale di tuoni spaccherecci e fulmini pirotecnici. Senz'acqua, questa volta, ma abbastanza casinaro da consigliare di staccare tutto l'ambaradan e andare a dormire. Poi stamattina sveglia alle 6,30, e via nella vigna visto che minaccia di nuovo pioggia, e bisogna portarsi avanti col lavoro che non si sa mai. Solo che sto 'no straccio, come se avessi la febbre ma senza la febbre, brividini sotto pelle, capogiro e leggero senso di nausea. Lavoro lo stesso, malgrado le mie cose : sono un rude coltivatore, io.
Poi accompagno mì madre al mercato, che lei non guida e la sorella è in vacanza col resto della famiglia Brambilla . Poi rientro ed eccomi qua, sotto un cielo plumbeo quasi quanto mi sento io .
Mi sono fatto una banana perché è l'unico frutto de l'amor ( ma l'ho mangiata, neh?) .
Mi sento un soprammobile, ma non di Lalique e manco di Fabergé; diciamo una di quelle madonnine di Lourdes, di plastica e piene d'acqua, con la corona blu che in realtà è un tappo e si svita, e tiene anche male perché col tempo l'acqua è sparita tutta e la madonnina è vuota.