Un buco nero di quindi giorni è quello che separa il mio ritorno dalla Francia e la partenza di domani mattina. Si, mi sono chiuso come il riccio del post precedente, e inorridisco se penso a come di colpo ho dovuto fare i conti con questa parte di me, con questo detestabile me stesso che però la fa ancora da padrone, e a cui cerco di ribellarmi con troppo poca determinazione. Velleitariamente cerco almeno di non dargliela vinta del tutto, e cerco, scrivendo, di ritrovare almeno un barlume di quella serenità e di quella normalità che di colpo mi sono venute a mancare, e che temo di non poter più avere per chissà quanto tempo.
La ragione è presto spiegata: leggendo i commenti al riccio mi sono reso conto di quanto mi costerebbe rinunciare ai piccoli affetti virtuali che grazie a questo blog mi hanno corroborato; e di quanto sarebbe doloroso smarrire i legami pur sommessi e rarefatti che in qualche modo misterioso mi avvincono a persone meravigliose, facendomele brillare in questo momento come stelle nella mia interiore caligine. Non ho che questo rudimentale e povero mezzo, per contemplarne la luce. Sarebbe quasi un suicidio se vi rinunciassi.
Riparto, dicevo, verso la terra degli Enetoi discendenti di Antenore. Hanno bei cavalli, alta statura ed occhi azzurri e verdi. Fra loro vi sono alcune delle stelle di cui parlavo prima, e saperle materialmente vicine e non poterle incontrare è un altro motivo di dispiacere. Incontrerò la stella che brilla più di ogni altra, questo si, e con lui cercherò di tenere a bada i cavalli di Diomede che terribili imperversano in quelle terre.
La ragione è presto spiegata: leggendo i commenti al riccio mi sono reso conto di quanto mi costerebbe rinunciare ai piccoli affetti virtuali che grazie a questo blog mi hanno corroborato; e di quanto sarebbe doloroso smarrire i legami pur sommessi e rarefatti che in qualche modo misterioso mi avvincono a persone meravigliose, facendomele brillare in questo momento come stelle nella mia interiore caligine. Non ho che questo rudimentale e povero mezzo, per contemplarne la luce. Sarebbe quasi un suicidio se vi rinunciassi.
Riparto, dicevo, verso la terra degli Enetoi discendenti di Antenore. Hanno bei cavalli, alta statura ed occhi azzurri e verdi. Fra loro vi sono alcune delle stelle di cui parlavo prima, e saperle materialmente vicine e non poterle incontrare è un altro motivo di dispiacere. Incontrerò la stella che brilla più di ogni altra, questo si, e con lui cercherò di tenere a bada i cavalli di Diomede che terribili imperversano in quelle terre.
14 commenti:
Anche se sarai così vicino, non credere di essere così lontano.
Perchè non è solo fisicamente che si misura la vicinanza con qualcuno.
Al tuo ritorno a casa e nel blog, quando mai sarà, noi saremo qui.. saremmo rimasti fedeli.
E fa sorridere pensare che durante i prossimi giorni magari un Lupo-che-poi-tanto-solitario-non-è passerà a fianco ad un povero Stewie senza nemmeno saperlo!!
A mo' Sliding Doors!
Buon viaggio!
E ricorda che "Non può piovere per sempre"
Non può piovere per sempre. Lo trovo ragionevole.
Cinquantamila Watt di abbraccio affettuoso, un buon migliaio per ogni kilometro di distanza ;-)
anche se sono terrone è grave che io abbia dovuto cercare su goooooogle chi mi****a fossero sti enetoi?!?!? Arrossisco :|
Senti, se ti devi incontrare con la sciura attempata con quei buffi cappellini (no, non è la mia amica Betty II, ma quella signora che ogni tanto commenta qui), dille che Angela Lensbury è più figa di lei. Che ne so, un tocco di colore, un foularino. Quanno ce vo, ce vo.
ps. per chi stesse morendo dalla curiosità, la parola asteriscata è miSERIa.
pps. BUON VIAGGIO!!! (anche se non è che devi andare molto lontano)
:)
Viaggi, buchi neri, aculei, cavalli, stelle...mescolare bene gli ingredienti, lasciare macerare e portare ad essicazione, passare il tutto in un mortaio e ridurre in polvere.
Conservare in contenitori a chiusura ermetica ed usare a piccole dosi nelle giornate vuote e senza sapore.
Buon viaggio e sii prudente nella guida.
(parola di verifica: SESSESSI, il solito esagerato!)
li vogliamo ancora i tuoi post. mica ce ne potrai privare ancora a tuo arbitrio? sappiamo aspettare, però: e s'aspetterà con fiducia il resoconto delle tue nuove e formidabili avventure!
Ma davvero sarai qui vicino?
E pensa che oggi è il mio compleanno :)
Stasera ci si trova tutti alle 7 in piazza dei signori a Treviso per uno spritz, se vuoi...
Guarda che ci piaci lo stesso, anche sì cupo...
I ricci sono così sexy :D
@ Simonchio: preferire quella sciacquetta! Sono una vera signora, io! E ho anch'io i miei estimatori, tze!
@ Gan: adesso sono un po' più tranquillo... :)
p.s. @ Simonchio: comunque l'ho accontentata, pur senza rinunciare alla mia naturale sobrietà.
Il bello del virtuale è che la lontananza non è un problema. Se manchi per un pò la tua assenza sarà solo momentanea e saremo tutti qui curiosi di leggerti ancora :)
Un abbraccione Gan :) sappi che nemmeno quando sei "riccio" riesci a pungermi :)
Io nel virtuale vedo anche un vortice di freddo che irretisce... amicizie che nascono e muoiono in un batter di ciglia e una gran facilità di finzione... però capisco il tuo punto di vista... Bon Voiage
proprio ora dovevi partire? ti sei perso tutto lo spettacolo...
EVA
Mi sa che del Veneto hai una visione un po' romantica...qui di cavalli veneti non ce ne sono più da millenni, ma tante piccole imprese, e i discendenti degli Enetoi e di Antenore, pensano a far i schéi. Comunque, da Veneta, ciao!
che tipo!
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