venerdì 16 ottobre 2009

Marginalia


1) Devo molto a Malvino, per diversi motivi. Sopratutto per il suo cascarmi sempre a fagiolo. Come oggi, con la segnalazione di questo bel passo di Elias Canetti:

«Calmarmi è forse la ragione fondamentale per cui tengo un diario. Si stenta a credere quanto la frase scritta calmi e domi l'uomo. La frase è sempre un Altro rispetto a colui che la scrive. Gli sta dinanzi come qualcosa di estraneo, una subitanea, solida muraglia, di là dalla quale non si può saltare. Si potrebbe forse aggirarla; ma prima ancora che si sia giunti dall'altra parte, ecco sorgere ad angolo acuto con essa una nuova muraglia, una nuova frase, non meno estranea, non meno solida e alta, che essa pure alletta affinché la si aggiri. Gradualmente viene componendosi un labirinto, in cui chi l'ha costruito si orienta a stento. Girando e rigirando, egli si calma».

Si, devo girare e rigirare anch'io nel mio labirinto da cui non riesco ad uscire. Senza fretta, cercando di calmarmi. Del resto era stato per questo che avevo aperto il blog, a suo tempo: per dare un po' di voce ed un po' di libertà al Me stesso che di solito tratto così male. Poi l'altro io, il tetragono caporale subalpino e pistapauta che ritiene vergognosa ed infamante ogni manifestazione di smarrimento o di fragilità ha cercato di riprendere il controllo della situazione. Lui pensa sempre a cosa dirà la gente, sibila che " lamentarsi non sta bene", teme le brutte figure, paventa lo scherno camuffato da commiserazione. L'Altro però non ce la fa più, ed ha bisogno, almeno, di nuove muraglie e di nuove frasi da cui farsi allettare.

2) Ogni fine è diversa da un'altra, ma tutte, in sostanza, assomigliano ad un naufragio fra i marosi di una tempesta notturna. E' il giorno dopo che è sempre uguale, quando ti svegli spossato e ferito sulla spiaggia. E il mare è una tavola, e il sole è un bacio, e il vento è una carezza, e tu che di colpo non hai più niente, che sei solo e abbandonato su un'isola deserta, che non sai se e quando potrai cavartela, ecco: tu ti senti preso per il culo alla grande.

3) Rapunzel pare abbia deciso di tagliare le trecce. Non so se è vero, ma in ogni caso non si affaccia più alla finestra della torre.

4) Mi sto lasciando un po' andare. Inselvatichisco. Poco fa mi sono reso conto che non mi faccio la barba da Sabato scorso. Da un po' di tempo in qua faccio fatica ad alzarmi, al mattino. Troppa fatica: e non è un buon segno. Non sorrido da giorni, al punto da sentire i muscoli facciali anchilosati. Nemmeno questo è un buon segno.

5) Stamattina mio nipotino ha imparato a leggere, e fiero ed orgoglioso stasera a cena ha voluto darmi un saggio della sua bravura. Ha afferrato il giornale, ha scelto un titolo ed ha sillabato trionfante: "Be-r-lu-sco-ni- Bos-si!" Non ne verremo più fuori.

6) Sempre stamattina ad un amico che mi chiedeva cosa sto facendo di bello, ho risposto: "Mi preparo ad un Inverno che si annuncia molto, molto lungo" . "Beh, capirai- mi ha risposto- giralo come vuoi, ma l'inverno dura comunque tre mesi". Il mio bicchiere è sempre mezzo vuoto, lo so: ma parlavamo di Inverni diversi.

7) Alcuni giorni fa si è intasato il collettore generale degli scarichi domestici. Mi ci sono volute quasi tre ore per stasarlo, migliaia di bestemmie, diversi cambi d'abito e molte docce. Ma ci sono riuscito, sentendomi abbastanza fiero di me stesso. Ho pertanto deciso di sostituire il mio profilo sul sito di Eliana Monti: basta voli pindarici, provo a buttarmi sul pratico: "Serio, onesto, ottimo cuoco, abile muratore, apprezzabile idraulico, provetto imbianchino, all'occorrenza discreto falegname, piastrellista, elettricista, arrotino ed ombrellaio, relazionerebbe serio e onesto min 19, max 69, richiesta autonoma facoltà respiratoria."

8 commenti:

Anonimo ha detto...

non sono stupito, ché le notizie le sapevo per via diretta, ma penso che l'aver messo nero su bianco sia giusto quello che scrive canetti. e spero che tu le tue parole le possa adesso osservare come si guarda un quadro, girarle e rigirarle, e trovare scritta la soluzione come in quei quiz: "la soluzione è qui sotto, capovolta"

SkraM ha detto...

Secondo me e' bene che tu riprenda a dare voce alla parte di te che resta meno espressa.

Il blog potrebbe essere una via ma non la sola. Faresti bene anche nel quotidiano a lasciarla un po piu andare senza trattenerla e soffocarla per paura delle voci della gente.

Gan ha detto...

@ marcobaccaccio: bravo, la soluzione al quiz l'hai trovata!
Hai vinto una confezione di vini pregiati che ti recapiterò di persona quando verrò a Roma.
Come avrebbe detto Scatuzio: "Cun veniebo Romam, habebis multam bonam!"

@ SkraM: è che mi disegnano così, come Jessica Rabbit. Ho troppe cose sulle spalle, e qualsiasi mio cedimento rischia di provocare crepe incontrollabili a tutto il resto della struttura. :-(

Pussyriot Beaverhausen ha detto...

Oddio, c'è molta carne al fuoco. Sullo scrivere sono d'accordo: penso anch'io che sia un modo per rilassarsi e per trovare un ordine nel disordine; in particolare, per me, è anche un modo per ridere sopra alle disavventure della vita. Spero di non cambiare mai in questo. Poi: l'inverno è lungo e la barba cresce, come vedi le due cose sono complementari e la seconda è funzionale alla prima. Bicchiere sempre mezzo pieno!
Un abbraccio.

Alexis Colby ha detto...

Cos'è? Una sorta di Es, Io e SuperIo?
Interessante direi.
Riguardo al 2): mi piace molto, giustamente nostalgico.
Riguardo alla barba: talvolta è affascinante.
Riguardo ai sorrisi: chi l'ha detto che si deva sempre sorridere? Diffido da chi sorride sempre. A volte passano giorni, sono momenti. Poi, all'improvviso una parola inaspettata di una persona... e torna il sereno.
Riguardo all'inverno: ci sono molti modi per passarlo al caldo.
Riguardo... in generale: tutto scorre. Basta solo non forzare troppo le cose e, a volte, seguire il corso naturale degli eventi. C'è un tempo per l'azione... e un tempo per delegare tutto al caso.

Marco Boccaccio ha detto...
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Marco Boccaccio ha detto...

(già marcoboccaccio) aho', sui vini ce conto :-D

Rosa ha detto...

hey barbino... ti voglio bene, anche con la barba!