Oggi il quotidiano "La Stampa" dedica un'intera paginata ad un'intervista con Alfonso Signorini, che conoscevo televisivamente ai tempi di Chiambretti, e che apprendo essere anche direttore di TV Sorrisi e canzoni ( un milione di copie) e di Chi (mezzo milione di copie) , nonchè, come viene spiegato con dovizia di particolari, stella rilucente delle televisioni berlusconiane. L'articolo è sobrio fin dal titolo: " Si chiama Putin il mio sogno erotico" , mentre il sottotitolo, ancor più reticente, recita: " Amori, gossip, tivù e politica secondo la star di "Verissimo". Alcune perle:
il nostro Alfonso, che nonostante sia parte in causa confonde l'outing con il coming-out, afferma testualmente: " ...sono la dimostrazione che Berlusconi è un liberale. Dopo l'outing, mi disse solo: direttore, i nostri binari non si incroceranno mai". Adorabile, anche se l'excusatio non petita mi sembra più una gaffe da rappresentante di concimi che un'attestazione di liberismo.
Poco più avanti l'intervistatore chiede: " Sei un'icona gay, come la Carrà?" " Magari! - risponde il giovanotto- avrei molti più fidanzati. Invece da otto anni vivo con lo stesso. Considerato che vivo raccontando gli amori degli altri, vuol dire che predico male e razzolo benissimo". E il fidanzato ringrazia.
Dice che il suo editore e datore di lavoro, con tutte le sue girls, "...è la consolazione e l'invidia di milioni di pensionati". E sfiora le vette del sublime quando gli chiedono chi sia l'uomo più sexy d'Italia: " D'Italia non so. Del mondo, sicuramente Vladimir Putin. Quando l'ho visto a torso nudo, con la tigre siberiana uccisa ai piedi , ho avuto un colpo: me-ra-vi-glio-so!" Io uno che assomigliasse a Putin non lo toccherei manco con un badile: ora, capisco che i gusti sono gusti, ma da una personcina distinta e sobria come Signorini un simile entusiasmo non me lo aspettavo, ecco. Tra la Carrà e "Studio Aperto" ( definito il miglior tiggì nazionale) , tra Miss Italia ed il Festival di Sanremo, la Carfagna e padre Georg, l'autore del pezzo dipinge l'intervistato come uno dei più autorevoli maitre à penser dell'Italia contemporanea: e di colpo si capisce perché l'Italia contemporanea è quello che è.
il nostro Alfonso, che nonostante sia parte in causa confonde l'outing con il coming-out, afferma testualmente: " ...sono la dimostrazione che Berlusconi è un liberale. Dopo l'outing, mi disse solo: direttore, i nostri binari non si incroceranno mai". Adorabile, anche se l'excusatio non petita mi sembra più una gaffe da rappresentante di concimi che un'attestazione di liberismo.
Poco più avanti l'intervistatore chiede: " Sei un'icona gay, come la Carrà?" " Magari! - risponde il giovanotto- avrei molti più fidanzati. Invece da otto anni vivo con lo stesso. Considerato che vivo raccontando gli amori degli altri, vuol dire che predico male e razzolo benissimo". E il fidanzato ringrazia.
Dice che il suo editore e datore di lavoro, con tutte le sue girls, "...è la consolazione e l'invidia di milioni di pensionati". E sfiora le vette del sublime quando gli chiedono chi sia l'uomo più sexy d'Italia: " D'Italia non so. Del mondo, sicuramente Vladimir Putin. Quando l'ho visto a torso nudo, con la tigre siberiana uccisa ai piedi , ho avuto un colpo: me-ra-vi-glio-so!" Io uno che assomigliasse a Putin non lo toccherei manco con un badile: ora, capisco che i gusti sono gusti, ma da una personcina distinta e sobria come Signorini un simile entusiasmo non me lo aspettavo, ecco. Tra la Carrà e "Studio Aperto" ( definito il miglior tiggì nazionale) , tra Miss Italia ed il Festival di Sanremo, la Carfagna e padre Georg, l'autore del pezzo dipinge l'intervistato come uno dei più autorevoli maitre à penser dell'Italia contemporanea: e di colpo si capisce perché l'Italia contemporanea è quello che è.
(La foto qui sopra è la stessa pubblicata da "La Stampa")
8 commenti:
ma quello della foto, è un cicciobello vestito da persona vera?
si vede lontano un miglio che quella è plastica, e che nessun essere umano (vivente) può avere un corpo con quella (s)forma.
E pensare che in una recente risposta ad una lettera dei lettori su Sorrisi e Canzoni, il direttore Signorini si dichiarava interessato ad essere il vicino di casa di una soubrette sexy del momento (una Chiabotto o cose del genere). Ma non era un gay dichiarato una volta? La direzione di un settimanale da un milione di copie fa cambiare sponda automaticamente?
...hihihihihihihih... grande... nano nano penaepanico
@ Byb: più che plastica mi pare budino.
@Omoeros: Non è che sia dichiarato da tanto tempo. Aveva fatto coming out ( o "outing" come dice lui) l'inverno scorso proprio sulle pagine de La Stampa; manco ci fossero stati dubbi in proposito.
@ Penaepanico: nano nano!
anche benedetto croce era tollerato dal fascismo, se è per questo.
Signorini sarebbe una persona distinta e sobria?
Ma c'è dell'ironia in quella frase, vero? Ironia che non ho colto. Dimmi che è così, ti prego.
Anellino, basta guardarlo una volta, Signorini, e sentirlo parlare, per rendersi conto della sua distinzione e della sua sobrietà! ;-)
Concordo in pieno sul tocco con badile :)
Del resto non toccherei con un badile manco signorini...
In un passato di chiambrettiana memoria lo trovavo se non altro divertente, ora che fa il giullare glitter e cinguettante del cavaliere... Orrore!!!
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