martedì 13 gennaio 2009

Dedica


Dovrei fare il post sulle mie peregrinazioni facebookiane, ma non ne ho voglia. In realtà è un periodo strano: per certi versi pieno di slanci, per altri inconcludente ed abulico. Mah, sarà l'inevitabile jet-lag che si accompagna ad ogni ritorno a casa. Poi Venerdì mattina parto per Lione, e la mente è già in parte assorbita dal viaggio. Appena passato il Frejus, spasmodicamente la mia mano correrà alla radio cercando Radio Nostalgie, come faccio da anni. Cioè, non so se sapete che razza di radio si devono sorbire i poveri cugini d' Oltralpe, ma se non lo sapete, credetemi: meglio un canale che manda evergreen gallicane e grandissime , che non le brutte copie delle nostre "Radio Babboleo", dove, a peggiorare la situazione, Madonna e Shakira hanno l'accento sull'ultima vocale, e Britney diventa "Britnè". E con Radio Nostalgie mi ammazzerò di lacrime e di sue canzoni. Una in particolare, che ancora oggi su quelle frequenze va via come il pane, e che ogni volta mi provoca più brividi dei -12° di questo normalissimo inverno. Chi la vuole ascoltare la ascolti, prestando molta attenzione all' 1,31esimo minuto, quando a me puntualmente prendono i crampi allo stomaco.
Come si faceva negli anni '80, quando ancora le radio commerciali si chiamavano "radio libere", prendendo un po' troppo sul serio la mia emotività dedico i fricciconi che mi provoca Edith Piaf :
1) Al mio Amore lontano , alla sua taumaturgia potente ed ai sorrisi interiori che sa regalarmi.
2) All'Uomo delle risaie, che malgré lui è costretto ad occuparsi di datteri e di cammelli.
3) Al principino milanese ( sembra un ossimoro, ma si può essere milanesi ed anche principini), se ha cuore ed anima per capire la Francia in questa canzone.
4) A Ribaldo, carduccianamente "possente e paziente", che ha cuore ed anima per capire la Francia in questa canzone.
5) A Simonchio, a cui questa canzone provocherà l'orticaria (ma è solo per farmi perdonare di non aver ancora postato il Dicembre di Folgore)
5) A tutti quelli che seguono questo blog, e in particolare Edgar, Miss Marple, Poto, Byb&Lore, Antonio&Ben, Tina &Tino, Josh&Simone, Marco&Marcello, RGS, Sandrino, Carlo, Rudi, Omoerosilcuinomenonsisà, Josh&Simo, Pier, Ars. Ovviamente l'ordine dell'elenco è del tutto casuale.
6) A tutti quelli che ho fatalmente dimenticato, ma che non per questo mi sono meno cari.

E mo' basta, che sembro il frate che doveva sposare Giovannino e Valeriana in "Viaggi di nozze":
"Preghiamo per tutti quelli che avrebbero dovuto essere qua ma non ci sono"!

14 commenti:

lavecchiaMarple ha detto...

Ooohhh...... grazie!
Lusingatissima!

ribaldo ha detto...

Grazie della fiducia!
...ma in quella canzone lì non ci sta mica solo la Francia, neh? Ci sta tutto un mondo!
"possente"? mah...
"paziente"? ogni limite ha una pazienza, direbbe il Principe!

P.S.:sembra che parti per la Luna! Viacolvento, Gan!!!!!!!!

Edgar ha detto...

...sentitamente ringrazio...
Sempre brava ed appassionata la Piaf...

Poto ha detto...

Cavolo... vai solo a Lione, mica su Marte.. partendo pure dalla Terra dei Savoia, mica dalla Calabbbbria!!!!
Comunque sentitamente ringrazio per la dedica (oddio.. le dediche alle radio...)

Siccome da un paio di settimane io & amici ci divertiamo a ricordare le parole francesi che sappiamo (qui da noi va più la lingua "crucca" se proprio è necessario) abbiamo deciso di eleggere a frase dell'anno, del lustro, del decennio, del secolo e del millenio....

"ARGENT-DU-POCHE"

Quindi durante il tuo viaggio in terra gallica sei pregato di abusare di questa espressione e, conseguentemente, di pensarmi :-)

Ho come l'impressione non la dirai mai! :-)

Anonimo ha detto...

oddìo, nessuno mi aveva dedicato mai alcunchè alla radio!!!

Adesso mi devo assolutamente sdebitare dedicandoti qualcosa a Trl(anche se non so ancora cosa)!!! Stay tuned!!!

Ma per farmi venire l'orticaria devo prima capire cosa dice la canzone. La inoltro al mio amico giovanni che sono mesi che mi asfissia con Edith Piaf e Mireille Mathieu (e so già che quando gli chiederò questa cosa avrà un fremito di gioia-eccitazione-commozione, come quando nel film "mrs. doubtfire" robin williams va dal fratello gay e fidanzato e gli chiede: "potete farmi donna?") e poi mi pronuncio. Purtroppo io e il francese stiamo allo stesso modo che i gay ed il calcio secondo le alte dirigenze sportive. Rimedierò.

Have a nice trip!

Gan ha detto...

@ Poto: si dice "Argent DE poche".
Questi francesi sono impagabili nel conferire classe e charme anche a cose banali come gli spiccioli!
(Per il Viaggio: sai che sono decisamente più vicino a Lione che a Potoville? Ma per andarci devo attraversare le Alpi e sfidare tormente di neve, il brigante Mandrin, torme di lupi e la belva del Givaudan. E fa sempre un certo effetto!

@ Simonchio: fammi poi sapere!

@ Edgar, Rib e Miss Marple: c'est moi qui vous remercie! :-)

Poto ha detto...

Dai, non fare il soliti pignolette (leggi "pignolè", nuovo neologismo francese :-)

E' bello anche anche sbagliato... Suona molto Ville Lumiere...

Joshua ha detto...

Grazie Gan :D

Bellissima dedica, mi sono commosso :)

lavecchiaMarple ha detto...

Il mistero del mostro del Gevaudan, scoperto su di un libro che posseggo ancora, mi affascina dai tempi delle elementari; e dire che pensavo che non lo conoscesse praticamente nessuno (anche se qualche anno fa fu il soggetto di un deludente film con la Bellucci).
Comunque tranquillo, Lione non è una zona a rischio ;-)

Rosa ha detto...

Ta dédicace est exquise
et toi, tu es si cher à mon coeur...
Un bisou

lavecchiaMarple ha detto...

Epperò adesso basta col francese, ca mi 'l capisu nen!
Cerea

Anonimo ha detto...

grazie, una scoperta bellissima!

Simone ha detto...

Ciao Gan!
Grazie per la tua dedica! :-)
E grazie anche da parte di Joshua!! :-)

Simone

Anonimo ha detto...

facevo una ricerca sulla piaf e mi ha colpito il nome del tuo blog. Complimenti per la sensibilità dell'articolo! Ciao!