Sulla canzone che il Piccione presenterà all'ormai imminente festival di Sanremo si sono già versati i proverbiali fiumi d'inchiostro. Molti si sono stracciati le vesti in anticipo, molti altri, incrollabilmente buonisti e relativisti, hanno detto : " diamine, sono solo canzonette, aspettiamo di leggere il testo definitivo, magari il diavolo non è brutto come cercano di dipingerlo, magari è una bella storia, e di sicuro qualcuno ci sta marciando un po' troppo nel bandire crociate anzitempo. " Bene, il redde rationem è arrivato, e la canzone di Povia non ha più segreti. Nè, ahinoi, il Povia-pensiero: l'una e l'altro svelati da un'intervista concessa ( guardacaso) al settimanale "Tempi", e largamente anticipata dalle agenzie e dai quotidiani.
Chi vuole può cominciare a leggere qui. Mi piace comunque riportare questo passo da "Repubblica", che comincia a svelare l'arcano:
"La canzone alterna un cantabile ritornello a un rap giocato sul tempo medio, e grazie alla torrenziale fluidità dello schema rap, racconta con dovizia di particolari la storia di Luca, la sua infanzia, dominata da una madre iperaffettuosa e un padre che non regge il disagio, se ne va, comincia a bere, di fatto scompare dalla vita di Luca finché, seguendo un determinismo meccanico, da manuale di psicologia minore, arriva un uomo adulto (in zona di sospetta pedofilia) che gli regala il tanto agognato amore. La canzone si avventura a citare Freud, evoca le gare di sesso tra il ragazzo e l´adulto, e poi approda alla rivelazione finale. Luca scopre che attraverso una lei può finalmente smettere di essere gay. Non fa una piega. Il Luca di fine canzone è un uomo ritrovato, con moglie e figli, appagato e "normale". Povia lo dice molto chiaramente: l´omosessualità non è una malattia, bontà sua, ma una deviazione sì, un errore causato da una pessima situazione familiare, e quindi rimediabile. Insomma la buona notizia è che per i gay non tutto è perduto, una speranza di redenzione c´è."
E per soprammercato aggiungo pure questa perla piccionesca riportata da Ansa:
"Gli omosessuali vivono un frenetico nomadismo sentimentale. Comprensibile: come chiunque altro, cerca altro da se'. Se nell'altro trova solo qualcosa di simile, il rapporto non puo' che essere effimero e compulsivo. Non puo' esistere stabilita' e fedelta' nel mondo gay''.
Tanto per far capire il livello.
Chi ama i colpi di scena, le catarsi e le agnizioni stia tranquillo, perché c'è anche l'infanzia derelitta, le sere nere , il disagio , Joseph Nicolosi e la "terapia riparativa".
Insomma, tanto tuonò che piovve. Ma il tragico non è nemmeno questo: è piuttosto la fondata possibilità che "Luca era gay" vinca il festival di Sanremo!
Chi vuole può cominciare a leggere qui. Mi piace comunque riportare questo passo da "Repubblica", che comincia a svelare l'arcano:
"La canzone alterna un cantabile ritornello a un rap giocato sul tempo medio, e grazie alla torrenziale fluidità dello schema rap, racconta con dovizia di particolari la storia di Luca, la sua infanzia, dominata da una madre iperaffettuosa e un padre che non regge il disagio, se ne va, comincia a bere, di fatto scompare dalla vita di Luca finché, seguendo un determinismo meccanico, da manuale di psicologia minore, arriva un uomo adulto (in zona di sospetta pedofilia) che gli regala il tanto agognato amore. La canzone si avventura a citare Freud, evoca le gare di sesso tra il ragazzo e l´adulto, e poi approda alla rivelazione finale. Luca scopre che attraverso una lei può finalmente smettere di essere gay. Non fa una piega. Il Luca di fine canzone è un uomo ritrovato, con moglie e figli, appagato e "normale". Povia lo dice molto chiaramente: l´omosessualità non è una malattia, bontà sua, ma una deviazione sì, un errore causato da una pessima situazione familiare, e quindi rimediabile. Insomma la buona notizia è che per i gay non tutto è perduto, una speranza di redenzione c´è."
E per soprammercato aggiungo pure questa perla piccionesca riportata da Ansa:
"Gli omosessuali vivono un frenetico nomadismo sentimentale. Comprensibile: come chiunque altro, cerca altro da se'. Se nell'altro trova solo qualcosa di simile, il rapporto non puo' che essere effimero e compulsivo. Non puo' esistere stabilita' e fedelta' nel mondo gay''.
Tanto per far capire il livello.
Chi ama i colpi di scena, le catarsi e le agnizioni stia tranquillo, perché c'è anche l'infanzia derelitta, le sere nere , il disagio , Joseph Nicolosi e la "terapia riparativa".
Insomma, tanto tuonò che piovve. Ma il tragico non è nemmeno questo: è piuttosto la fondata possibilità che "Luca era gay" vinca il festival di Sanremo!
12 commenti:
Io ero tra quelli che non voleva giudicare prima di leggere il testo, ma ora che più o meno è stato tutto svelato trovo che sia una cosa grave e greve!
Non sono solo canzonette purtroppo...
Oggi su La Repubblica c'era un articolo stupendo su questo tema!
Ma vista la natura del testo, non poteva limitarsi a far impasticcare o far diventare un alcolizzato questo Luca? Doveva farlo diventare un gay redento? Secondo me la sua situazione è più che peggiorata rispetto alle critiche già ricevute prima di conoscere la natura del testo! Melodicamente può essere anche una bellissima canzone (anche se non amo i rap col ritornello cantato), ma il testo l'affosserà del tutto. Il guaio è che è la seconda canzone più quotata per la vittoria..
Sai Josh, la cosa che temo di più, di questa canzone, è l'effetto che può avere su tanti genitori di ragazzi gay.
Tanti genitori che guardando il figlio torneranno a chiedersi: "Ma dove abbiamo sbagliato?"
@ Omoeros: ti annuncio in anteprima che è stato svelato anche il testo di un'altra canzone accompagnata da un mare di polemiche: "Luca era enofilo" , di un certo Dovia ( che però si legge con l'accento sulla i ).
Al più presto un post sull'argomento!
povia sa tutto!
tra un po' rivela anche il sesto, settimo, ottavo ecc... segreto di fatima, nonostante non esistano!
lui conosce me, il mio passato, la mia infanzia, il mio essere, meglio di me stesso.., è un genio!
Gaaaaaannn!!!!!!!
noi prima poi riapriremo il blog...a dublino si sta bene,come esci dall'italia ti accorgi quanto poco senso civico e maleducazione politica regna nel nostro paese ....all'eurofestival una canzone con questo titolo non sarebbe nemmeno presa in considerazione.
questo è un video dei boyzon vero gruppo popcult irlandese...
http://it.youtube.com/watch?v=mhDC6k7dx00
se è successo nella cattolicissima irlanda ,forse.....
Gan secondo me hai proprio ragione, sarà un problema perchè sono molte quelle famiglie bigotte e ottuse.
Spero solo che tutta questa pubblicità che si sta creando attorno al suo brano non gli porti fortuna!
Non so nemmeno cosa dire a proposito...
Spero solo che ne esca malconcio, ma dubito fortemente che accadrà.
IMHO state facendo una montagna di un topolino. Sanremo non lo segue quasi più nessuno, Povia è una nullità, a cui si sta facendo un sacco di pubblicità gratuita.io scelgo di ignorarlo totalmente.
Caro Angelo, vorrei davvero fosse un topolino, quello. E lo sarebbe anche, sotto altri cieli. Qui da noi mi sento ancora di condividere quanto scritto qui:
http://www.affaritaliani.it/entertainment/povia-luca-era-gay210109.html
San Remo in realtà è molto seguito basta vedere l'edizione del 2008 (la meno seguita) ha registrato 9 milioni 518 mila telespettatori pari al 35,01% di share.
L'edizione di Bonolis 2005 ha avuto 16 milioni di spettatori(54,69%)...
(ps. gan scusa se ho voluto scrivere questi numeri ma è solo per dimostrare la portata del festival!)
Secondo me a questo Povia si sta dando troppa importanza.... sanremo o non sanremo mi ha scocciato. Puntiamo i riflettori su Mina e sul suo intervento straoridinario per il festival... Beniamino non sta più nella pelle... infatti ha preferito il cotone perchè dice che si suda di meno.
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