domenica 23 agosto 2009

Lo schifo e la rabbia



Cosa c'è di più tenero, di più inoffensivo, di più struggente, di più disarmante di un piccolo riccio sopreso nella notte ad esplorare un parco cittadino? Eppure i ragazzi torinesi che lo hanno scovato l'hanno usato per giocarci a calcio, inscenando una partitella con quel povero esserino raggomitolato e terrorizzato, e presto ucciso dalla paura e dai colpi ricevuti. Non contententi, gli emuli di Kakà e di Ronaldo han cercato di dar fuoco al cadavere, forse per vedere come brucia un pallone da football*. C'erano diverse altre persone a vedere: indifferenti, forse plaudenti o sghignazzanti o incoraggianti. Nessuno che abbia mosso un dito. Nessuno che abbia gridato: "Bestie, smettetela!".


Cosa c'è di più tenero, di più inoffensivo, di più struggente, di più disarmante di due ragazzi giovani che si scambiano effusioni e baci alle quattro di notte in un parco cittadino di Roma? Eppure l'uomo che li ha scovati li ha presi a bottigliate e a coltellate, e non soddisfatto ha infierito a calci sul più malconcio dei due**. C'erano diverse altre persone a vedere: indifferenti, forse spaventate o imbarazzate. Nessuno che abbia mosso un dito, nessuno che abbia tentato di fermare il delinquente.


I ragazzi di Torino, individuati e denunciati, rischiano grosso: dal 2004 il Parlamento italiano ha emanato leggi severe che trasformano in reato penale il maltrattamento degli animali prima punito con sole sanzioni pecuniarie, aggiungendo fra l'altro le aggravanti per "futili motivi". E' giusto: una società che si definisce civile non può restare inerte davanti a barbarie del genere, nè tantomeno tollerare che vengano derubricate alla stregua di semplici "ragazzate" solo perchè la vittima era un povero riccio inoffensivo.


Il delinquente romano, individuato e denunciato a piede libero, rischia grosso: aggressione a mano armata, tentato omicidio, gravi lesioni inferte per futili motivi. Essendo tossicomane, i suoi avvocati riusciranno a dimostrare l'incapacità di intendere e di volere al momento del crimine, la non premeditazione e magari anche la reazione sicuramente eccessiva ma comprensibile agli "atti osceni in luogo pubblico" commessi dalle vittime, che in qualche modo "se la saranno andata a cercare". Se la caverà all'italiana, con una condanna di qualche annetto che gli farà fare solo qualche settimana in gattabuia, se va bene.
L'indignazione del Sindaco di Roma, che ritengo sincera, è però curiosamente a senso unico: attacca i magistrati rei, a suo dire, di aver lasciato in libertà un simile criminale ed esprime solidarietà alle vittime; ma non dice una parola sulla necessità ormai inderogabile di una legge che combatta simili comportamenti dettati da un sempre più diffuso delirio omofobico ormai disposto ad arrivare all'omicidio. E non dice niente del fatto che anche i partiti della maggioranza cui appartiene hanno rigettato fermamente le pur timide proposte finora avanzate. Fino a quando lo Stato italiano non si doterà di leggi e norme contro l'omofobia così come ha fatto da tempo contro il maltrattamento degli animali, sarà in qualche modo responsabile del sangue che purtroppo continuerà ad essere versato.



* : sulla vicenda del riccio di Torino, di cui peraltro si è parlato nelle cronache locali dei quotidiani, non sono riuscito a trovare un link.

**: sull'aggressione di Roma c'è l'imbarazzo della scelta.

24 commenti:

MOR ha detto...

chi gioca, e si diverte così, dovrebbe capire cosa gli animali ti possono, anzi, ti danno.
io darei il massimo della pena,
il sottosegretario Martini credo sia la persona giusta al posto giusto.Diamole una possibilità.
ps: prodi x i ns amici non ha mai fatto nulla.

Gan ha detto...

Cara Rossana, scusami ma non ho alcuna stima per la Martini. Una che butta via il bambino con l'acqua sporca e pure con la tinozza. E comunque vorrei che il granitico e monolitico governo Berlusconi dimostri lo stesso zelo e lo stesso impegno contro l'omofobia come lo dimostrò nel 2004 contro i maltrattamenti agli animali, o recentissimamente contro i clandestini.

Anonimo ha detto...

in ogni caso il sindachetto alé-magna ha mostrato una partecipazione di comodo, come fa sempre. come ha fatto per la cancellazione dell'evento al cinema aquila, in cui dovevano parlare d'alema e la de gregorio; come sta facendo per la questione sicurezza, che a roma caso mai è peggiorata, come dimostra appunto anche l'episodio in oggetto. che poi si difendano gli animali, va benissimo, ma se quando si difendono gli umani si fanno tanti distinguo (la "difesa della vita", per dirne una), allora non crediamo più a nulla.
p.s. la parola di verifica è "pyrati": bellissima!

Gan ha detto...

Caro Marco, gli animali si difendevano già prima: la novità è che dal 2004 si combatte anche l'efferatezza e la gratuità dei maltrattamenti con un deciso inasprimento delle pene e con l'introduzione delle aggravanti.
Ecco, vorrei che il Parlamento adottasse la stessa linea anche contro l'omofobia, soprattutto quando sfocia in fatti di sangue come questo e dimostra materialmente l'orrore di cui è fatta.
Riguardo al piccolo sindaco di Roma, credo abbia un disco apposito che inserisce ad ogni aggressione contro i gay.

MOR ha detto...

caro gan
ti capisco
ma credo che i governi precedenti abbiano fatto ancora meno. anche io ho pensato ad un accaparramento voti. ma resta il fatto che, x lo meno, facciano qualcosa.
l'omofobia in italia, a mio parere, non sarà mai sconfitta. il vaticano è qui.
tutti i ns politici, di destra e sinistra, vanno ad inchinarsi davanti al papa.
tutti parlano di famiglia x compiacerlo (fini che ha una nuova moglie, casini con i manifesti sulla famiglia)ma volessi divorziare io la sacra rota credo non si scomoderebbe.

Edgar ha detto...

I governi precedenti vantavano almeno al loro interno un Ministro per le Pari Opportunità. Che magari parlava e basta, ma almeno parlava. Mentre oggi come oggi abbiamo solo una graziosa peripatetica muta e cerebrolesa (perifrasi di cui mi assumo ogni responsabilità)

OT: ma come vengono create queste parole di verifica?? mi è toccata UNSESCEN che sembra tanto 'un se scenne/non si scende

Anellidifumo ha detto...

Gran bel post.

Joshua ha detto...

Il ministro Carfagna tanto per cambiare sta zitta...starà comprando altri abiti sexy magari così diventa presidente della camera...e non diciamo quale camera intendo!!!

Rosa ha detto...

Il post è bello, l'Italia è triste.
Io sono tornata :)
E ti abbraccio!

Anonimo ha detto...

Esistono leggi severissime contro lo stupro, ma non sembra che abbiano efficaci effetti deterrenti.
Chi ha quel tipo di istinto animale irrompe nella privacy di un automobile appartata, lontana da occhi indiscreti, per violentare una donna e massacrare un uomo che alle 2/3/4/5 del mattino stanno facendo sesso.

E' la societa' che e' diventata sempre piu' violenta e intollerante. E mi riferisco alla societa' contemporanea in generale perche' mi sembra che restringere il fenomeno alla sola societa' italiana sia fare un discorso imbecille.
Come ho trovato imbecille il commento dell'antropologo di la Repubblica che parla di "ieri le donne, oggi i gay".
Scemenze!
LO "ieri" cui si riferisce quella specie di antropologo, che deve avere conseguito la laurea alla Facolta' di Sociologia di Reggio Calabria a forza di raccomandazioni mafiose, non era affatto violento. La donna scollacciata che venne presa a schiaffi deve ringraziare un bigottone democristiano testa-di-caxxo di nome Oscar Luigi Scalfaro, ex Presidente minchione della Repubblica Italiana.
A quei tempi le donne scollacciate non le schiaffeggiava nessuno: erano i tempi di Marilyn Monroe, di Sofia Loren, di Gina Lollobrigida: belle donne che mostravano le tettone, insegnavano alle altre donne a mostrarle con orgoglio e ad usarle come strumento di seduzione. E gli Italiani non passavano il tempo a mollare ceffoni a tutte le donne scollate che incrociavano. Al contrario: erano fischi di ammirazione. Fischi, tra l'altro, che hanno creato lo stereotipo dell'Italiano alla Alberto Sordi. Quando poi arrivo' la rivoluzione sessuale dei 60s e 70s, ragazze e ragazzi cominciarono a sbaciucchiarsi dappertutto (sul tram, sotto i portici, alla stazione del bus, sulle panchine dei parchi pubblici) senza subire violenze di alcun genere. L'antropologo de la Repubblica e' un antropologo della minchia e molto, molto disinformato. Il parallelismo tra i "gay oggi" e le "donne ieri" e' improponibile.
Oggi c'e' violenza. Punto.
Ce n'e' tanta, molta piu' che in passato, cresce con valori esponenziali, si manifesta in molteplici circostanze e colpisce indistintamente donne, uomini, bambini, gay, lesbiche, anziani, immigrati, neri, bianchi, gialli e marroni. Perfino tifosi sportivi!

Oggi il vivere e' difficile. E i gay soffrono la loro parte di sofferenza: come tutti gli altri.

Gan ha detto...

Caro anonimo, non so più chi disse : "L'uomo è un animale sociale che detesta i suoi simili". Le cronache di ogni tempo sono piene di accoltellamenti e omicidi per futili, futilissimi motivi, così come la storia del Diritto è piena di provvedimenti volti a prevenirli. Però non me la sento di liquidare il fatto di Roma come un atto di violenza folle ma ordinaria. Non me la sento dopo aver ascoltato, incredulo e inorridito, le reazioni a denti stretti di tanta, di troppa "gente comune". Gente che sussurra: "Ok, quello Svastichella ( il soprannome dell'aggressore) è uno spostato, un delinquente, un mezzo pazzo che ha reagito in modo esagerato. Però rimane il fatto che la sua follia sia stata scatenata dal comportamento deplorevole di quei due, dai loro "atti osceni in luogo pubblico" e dalla reazione inviperita che hanno avuto dopo che gli è stato chiesto di smettere. Anche le due vittime hanno fatto una violenza, imponendo agli astanti delle scene niente affatto normali, che potevano urtare la suscettibilità di qualcuno, come infatti è avvenuto. Oltre le leggi contro la violenza, andrebbero rispettate anche le leggi che tutelano il pudore ed il decoro."
Ecco quanto dice la "gente comune", ecco cosa fa capire che l'aggressione ai due ragazzi del Village non è stata una semplice esplosione di follia omicida, ma la precisa, ennesima conseguenza di una "forma mentis" ancora troppo diffusa, tollerata o addirittura vezzeggiata. Una "forma mentis" che fa reagire inorriditi alla violenza quando essa colpisce una coppia eterosessuale, ma che fa fare spallucce quando la coppia è composta da individui dello stesso sesso. Fra l'altro l'aggressione di Roma è solo l'ultimo episodio in uno stillicidio di recentissime azioni omofobe meno cruente ma non meno preoccupanti nei contenuti e nelle motivazioni.
Sono il primo a credere che una legge contro l'omofobia non basterebbe a prevenire questi fatti, ma servirebbe almeno a far capire che i gay non sono carne da macello, e che i loro comportamenti non sono abominii da stroncare o da punire.

Anonimo ha detto...

Egregio Gan,

Oggi viviamo in un clima sociale nel quale siamo costantemente informati su come evitare di subire violenza e su come prevenire che certe nostre "leggerezze" o "distrazioni" possano costarci la vita.
Esempi:

Attenti/e a non lasciare la vostra bibita "fuori controllo": potrebbero "doparla" e vi costerebbe una violenza carnale di gruppo che, se non ci lasciate le penne, vi lascerebbe traumatizzati/e per il resto della vostra esistenza.

Attenti/e a non rientrare a casa la sera da sole/i attraversando zone periferiche, non illuminate, "pericolose".

Attenti/e a non vestire in modo succinto se vi trovate in contesti che vi sono poco familiari.

Attenti/e : a non indossare gioielli, accessori costosi etc; a non portare con voi grosse somme di danaro; a guardarvi alle spalle quando ritirate del contante dai distributori automatici.

Attenti/e a farvi scaricare dal taxi di fronte alla porta di casa e chiedete al taxi la cortesia di aspettare di vedervi entrare nel portone di casa prima di ripartire: uno stupratore potrebbere essere in agguato.

Attenti/e ad uscire da itinerari turistici: potreste essere rapiti/e, stuprati/e, strangolati/e e fatti/e a pezzettini.

Attenti/e che i vostri bambini/e non subiscano violenze bullistiche nei cortili delle scuole: oggi ci sono migliaia di bambini/e che sono anche potenziali assassini/e.

Potrei continuare all'infinito.

In sintesi: attenti a tutto.

E ricordatevi: se alla sera, quando cala il coprifuoco, ve ne state a casa, sprangate porte e finestre e vi mettete davanti alla TV a guardare le cosce di qualche velina, avete il 99% di garanzia che vedrete l'alba del giorno dopo.

Anche gli omosessuali, quando sentono l'insopprimibile esigenza di slimonarsi in pubblico devono essere consapevoli che nel clima sociale contemporaneo la prudenza non e' mai troppa e bisogna sempre, oggi, nella "libera" societa' che abbiamo creato, adottare, in ogni circostanza del vivere, elementari, sagge, intelligenti precauzioni.
Due "froci" che si baciano sanno di suscitare naturali (perche' appartengono alla "natura umana", non alla "natura primitiva dell'italiano medio") reazioni che variano tra l'indifferenza, il compiacimento, la perplessita', la curiosita', lo scherno, il disgusto, lo sdegno, la reazione composta, quella scomposta e quella, tragica, violenta.

Questo succede dappertutto: anche nel Canada di Anelli di Fumo.

La vita nel libero, democratico, avanzato, sofisticato e violento Occidente e' fatta di "rischi calcolati".
Se perdi il senso del "rischio" o se preferisci "prendere il rischio", rischi la "salute".
Le societa' umane evolvono lentamente: la rivoluzione sessuale e' ancora in corso ed e' perfino soggetta a fenomeni "involutivi".
La rivoluzione omosessuale, essendo "anomala", e' soggetta a piu' forti "repulsioni" da parte di "frange" sociali che mutano e si rinnovano di continuo nascondendosi dietro maschere diverse.

La societa' umana ha con il sesso un rapporto di odio/amore. Complesso e problematico.
Ci vuole pazienza.
E il diffondersi dell'Islam nel mondo occidentale non lascia presagire tempi migliori.
A Londra in certe aree fuzionano gia' le ronde del sesso: ne fanno le spese le tossicodipendenti che si prostituiscono nelle "muslim areas", con popolazione a forte percentuale asiatica, dove i "fondamentalisti di Allah" le caricano, le squartano e ne gettano i pezzi nel Tamigi.
E scompaiono nel nulla: pura violenza eterosessuale aggravata dalla vigliaccheria di approfittare dello stato di estrema necessita' della vittima. Atrocemente disgustosa violenza sulla donna: tanto per cambiare.

Gan ha detto...

Ma dunque ho un commento del Trollonzonius Londiniensis? Ne sono onorato! :-)
Veda, mi trova in linea di massima d'accordo con quanto scrive. Però deve anche concedere alla natura umana la possibilità di "abbassare le difese" e fottersene delle precauzioni: almeno di tanto in tanto, almeno in determinati contesti ritenuti, a torto o a ragione, sicuri o quanto meno affidabili. E' successo anche a me, alcune volte, per quanto mi ritenga uno che tiene la testa al solito posto, cioè sul collo (tanto per citare Antonio Capone). Ad esempio confesso di aver scambiato effusioni e baci con un antico amante sull'erba di piazza dei Miracoli, proprio tra il duomo ed il Camposanto. Sarà stata l'aria, sarà stata l'atmosfera, sarà stato il desiderio, ma perdemmo il controllo. Una parvenza di sicurezza era però data dal fatto che erano le tre del mattino, che c'erano numerose altre coppiette intente a fare la stessa cosa, e che i non pochi passanti sembrava si facessero gli affaracci loro. E infatti non successe nulla di spiacevole. Diverso sarebbe stato se le stesse cose fossimo andati a farle in piazza San Pietro durante l'Angelus, o al congresso annuale di Forza Nuova, lì si saremmo veramente andati a cercarcela. Mi pare sia stato più o meno lo stesso con i ragazzi di Roma: i loro baci , oltre che sull'intrinseca innocenza, contavano sulla discrezione dell'ora molto tarda, e sulla complicità e rilassatezza di un contesto fortemente orientato alla gay-friendness. I due ragazzi non immaginavano certo di scatenare in quel momento le reazioni e le repulsioni che Lei correttamente elenca.

Anonimo ha detto...

Certo!

Si "abbassano le difese" e si entra in zona "rischio".
A volte puo' andare bene; a volte puo' andare male.
Per i due gay romani dell'altra notte e, se ricordo bene, per quelli del Colosseo di qualche tempo fa, e' andata male.
I primi sono stati "scoperti" da un omofobo-psicotico-represso-con-disturbi-della-personalita'.
I secondi dai Carabinieri.
I primi sono stati sfortunatissimi.
I secondi sfortunati, ma, in fondo, fortunati: meglio i Carabinieri di uno psico-patico.

E' vero che la nostra esistenza e' sempre appesa ad un filo e al soffio bizzarro delle circostanze.

Trollonzonius Londiniensis

Gan ha detto...

Però caro Trollonzonius mi sembra ci sia una notevole differenza di comportamento tra la coppia accoltellata dallo Svastichella e quella pizzicata dai carabinieri. I primi due si stava baciando, e baci fra due uomini si vedono ormai anche su Rai Uno in prima serata; i secondi pare stessero facendo sesso orale, al punto da vedersi contestare il reato di atti osceni in luogo pubblico. Ecco, mi sembra che i due del Colosseo le difese le avessero abbassate anche troppo. Ma poi chissà, magari gli omofobi-psicotici-etc. etc. trovano più scandalosa la tenerezza di un bacio che non l'esplicita crudezza di un pompino.

Anellidifumo ha detto...

Solo per dire che nel mio Canada, una volta ogni dieci anni può anche capitare l'episodio di omofobia (oddio, magari l'accoltellamento no: non l'ho ancora mai letto sui giornali) solo che poi la persona che qui si è permessa di offendere verbalmente, diciamo con un "faggot" subisce un processo, viene condannato se ci sono testimoni, paga una forte multa e alle volte, nei casi estremi, si fa pure 15 giorni di galera. Per una PAROLA, eh, non per una coltellata...

Che poi a questo modo la società non sia "tollerante", posso anche condividerlo. E' solo una società più controllata, nella quale chi si prende la libertà di ferire il prossimo viene sanzionato con certezza della pena. E alla fine, è una società dove si vive meglio. Tutti.

Anonimo ha detto...

Gan:

Grazie, confermi il mio punto:

Se, in fase di succosa "spompinazione", ti beccano i carabinieri, hai un culo sfacciato, ti denunciano per atti osceni e porti a casa la pellaccia.

Se, in fase di innocentissimo "sbaciucchiamento", ti becca lo psicopatico, hai una sfiga tremenda e vai al cimitero.

"Siamo come canne al vento", inermi, esposti alle sue bizze beffarde che ci piegano ai loro cinici capricci.

Trollonzonius

Anonimo ha detto...

Ma in Canada non succede davvero una minchia!
Che balle!

Adesso capisco perche' Toronto la chiamano "Boronto":
Tutto dev'essere cosi "boring" che un monastero di frati benedettini sembra Las Vegas.

Eh Eh Eh

fedorante2009 ha detto...

non cè nulla di male a uccidere per divertimento un animale, del resto è da considerarsi come un oggetto.
E' assurdo che una persona possa essere arrestata per un pò di divertimento su una creatura inferiore.
Per quanto riguarda l'altro fatto dico solo, l'italia è una ed ETERO.

Gan ha detto...

Spero che il commento di fedorante2009 sia uno scherzo o un paradosso.
Se così non fosse, gli ricordo che i maltrattamenti di qualsiasi tipo verso gli animali sono un reato punibile a norma di legge.
Sul fatto che l'Italia sia una non ci piove; e si, è ANCHE etero.

Tito ha detto...

Un post bellissimo. Complimenti. Purtroppo triste, molto triste!

Gan ha detto...

Grazie anche e te Tito, sei gentilissimo. E bellissimo il tuo blog!

elyos ha detto...

maledetti, se ero li' poco ma sicuro che li prendevo a colci sugli zebedei.
Non tollero che si faccia del male ad una creaturina che non si puo' nemmeno difendere!!!!!!!
Vediamo un po' come URLA un cretino in piena notte??

Marko Morissette ha detto...

E' veramente una vergogna...
Purtroppo è la mentalità che deve cambiare. Nella mia famiglia la maggiorparte pensa che sia "uno schifo" che due uomini si amino.
Va al di là della loro concezione, Una cosa molto stupida...

Probabilmente non ragionano col cuore, ma con l'ignoranza.
Un abbraccio, speriamo che in futuro "libertà" sia la parola chiave.
marko
www.markopuff.splinder.com