Ma insomma, se due ricchioni vanno a spasso in atteggiamenti lascivi e provocatori lungo l'affollata via dello struscio di un'affollato centro balneare, le persone perbene come dovrebbero comportarsi? Devono fare l'applauso? E se un gruppo di ragazzi tra i quindici e i vent'anni, magari con qualche schiamazzo di troppo, non ci sta ed esprime il proprio disappunto, che è poi il disappunto provato dalla maggior parte di coloro che assistono a queste scene, cosa dobbiamo fargli? Dobbiamo condannare loro e non gli sporcaccioni? Perchè ok, ci hanno detto che questa gente va tollerata, e va bene: ma come si può tollerare l'esibizione plateale del loro vizio? E i bambini? Non ci pensiamo ai bambini?
lunedì 17 agosto 2009
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5 commenti:
insomma, come in tutte le cose, est modus in rebus. i due non mi sembra stessero facendo qualcosa di inaccettabile, da chiunque li guardasse. sono gli aggressori ad essere dei poveretti, ispirati dal vento oscurantista che, complice interessata la chiesa cattolica, spira sempre più forte nel nostro paese. che sia essere contro i froci o contro i marocchini, lo spauracchio della purezza della razza sembra di nuovo essere lo strumento di dominio più efficace.
per un attimo ho pensato fossero i commenti in calce all'articolo, ma poi non ne ho trovati. o forse sono io a sperare che non ve ne siano di quel tono.
Ovviamente, com'è chiaro dal titolo, il post è paradossale . Ma assicuro che il testo è uno zibaldone di gran parte del pensiero corrente; ed è un collage di opinioni espresse in merito a fatti analoghi verificatisi negli ultimi dodici mesi.
Di bene in meglio!
Oggi i bravi cristiani picchiano i gay che si tengono per mano in pubblico; domani i bravi musulmani picchieranno gli etero che si tengono per mano in pubblico. E diranno: est modus in rebus (ma lo diranno in arabo).
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