E' una fonte magica. Se non sai che c'è non la vedi. E se sai che c'è vuol dire che essa ti si è rivelata, ti ha chiamato e ti ha scelto. Ci si arriva scendendo una scala ripida e lunga di mattoni slabbrati e consunti, e ad ogni scalino ti lasci dietro un po' di mondo, e ti avvicini a te stesso. Quando arrivi sul breve pavimento in piano davanti alle vasche ci sei solo più tu, l'acqua verde ed immobile e l'odore lacustre e fungoso che manda. Di giorno il sole ci batte violento di fronte, e la magia ti mette paura. Bisogna andarci di notte, e da soli. Ecco, allora lei ti abbraccia e ti coccola, e tu vorresti stare lì per sempre. La chiamano Fonte Serena, ma forse il nome vero è Fonte Sirena.
Sono sempre riuscito a scapparle, ma forse ho fatto male. Ogni tanto mi dico che sarebbe stato meglio restare con lei. Al suo cospetto ci ho portato due, forse tre persone in tutta la mia vita: visto che quelle persone le ritenevo l'altra metà di me stesso, credevo che la magia si estendesse anche a loro. Non fu così, evidentemente erano l'altra metà di niente, e con loro non ci fu nessun "per sempre". A volte mi chiedo se l'amore perfetto deve essere per forza fra due persone, o se non può accendersi e durare eterno e ricambiato e appagante anche per un posto, per una strada, per una collina o per una città. Per un posto dove nell'aria, nella terra, nella luce, nelle ombre senti che c'è qualcosa di tuo che anche quando non ci sei resta ad aspettarti, "per sempre".
E a volte penso che l'amore più perfetto, più eterno, più ricambiato e più appagante della mia vita resterà proprio quello che mi lega a questa città, e a questo posto dove lo sento palpitare con lo stesso battito del mio cuore. Ecco perché il 16 Agosto di ogni anno mi sveglio con una musica dentro, e per tutto il giorno mi inebrio di questo amore per sempre.
Sono sempre riuscito a scapparle, ma forse ho fatto male. Ogni tanto mi dico che sarebbe stato meglio restare con lei. Al suo cospetto ci ho portato due, forse tre persone in tutta la mia vita: visto che quelle persone le ritenevo l'altra metà di me stesso, credevo che la magia si estendesse anche a loro. Non fu così, evidentemente erano l'altra metà di niente, e con loro non ci fu nessun "per sempre". A volte mi chiedo se l'amore perfetto deve essere per forza fra due persone, o se non può accendersi e durare eterno e ricambiato e appagante anche per un posto, per una strada, per una collina o per una città. Per un posto dove nell'aria, nella terra, nella luce, nelle ombre senti che c'è qualcosa di tuo che anche quando non ci sei resta ad aspettarti, "per sempre".
E a volte penso che l'amore più perfetto, più eterno, più ricambiato e più appagante della mia vita resterà proprio quello che mi lega a questa città, e a questo posto dove lo sento palpitare con lo stesso battito del mio cuore. Ecco perché il 16 Agosto di ogni anno mi sveglio con una musica dentro, e per tutto il giorno mi inebrio di questo amore per sempre.
"...son per sempre, segnati nei cuori
di coloro che il cuor t'hanno dato"
8 commenti:
Anch'io a suo tempo sono rimasto incantato da quel posto...ma credo che
....l'amore sia semplicemente il frutto di una fatica boia!
beh, io non ci sono mai stato al cospetto di quella fonte, anche se, come ben sai, a quella città sono legato, sia pure solo per motivi anagrafici. sarebbe bello andarci, portando con sé solo l'indispensabile.
@ Rib: eh si, l'amore è sempre una gran fatica! ;-)
@ marcoboccaccio: io ci vado oggi, vieni con me?
A Siena ho sempre tifato per l'Oca, non so però se corre stasera.
Ad Asti per Santa Maria Nuova, e questa so che non me la può perdonare... :)
Dice il saggio:
Mai perdere le speranze.
Magari una notte, da solo di fronte a quella fonte, arriverà l'altra metà e sarà la fine dell'attesa.
(Ecco cosa devi fare e dove devi andare il 16 agosto, sgrunt!)
giornata fortunata allora?
invidiainvidiainvidia
Sai che non sarà mai come allora, ma non ti biasimo, a volte tenersi attaccati ai propri momenti belli è meglio che rimuginare su quelli negativi.
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