sabato 10 ottobre 2009

Que reste-t-il

Ce soir le vent qui frappe à ma porte
Me parle des amours mortes
Devant le feu qui s' éteint
Ce soir c'est une chanson d' automne
Dans la maison qui frissonne
Et je pense aux jours lointains

Que reste-t-il de nos amours
Que reste-t-il de ces beaux jours
Une photo, vieille photo
De ma jeunesse
Que reste-t-il des billets doux
Des mois d' avril, des rendez-vous
Un souvenir qui me poursuit
Sans cesse

Bonheur fané, cheveux au vent
Baisers volés, reves mouvants
Que reste-t-il de tout cela
Dites-le-moi

Un petit village, un vieux clocher
Un paysage si bien caché
Et dans un nuage le cher visage
De mon passé

Les mots les mots tendres qu'on murmure
Les caresses les plus pures
Les serments au fond des bois
Les fleurs qu'on retrouve dans un livre
Dont le parfum vous enivre
Se sont envolés pourquoi?



Stasera il vento che bussa alla mia porta mi parla degli amori morti, davanti al fuoco che si spegne.

Stasera è una canzone d'autunno nella casa che rabbrividisce, e io penso ai giorni lontani.
Che cosa resta dei nostri amori? che cosa resta di quei bei giorni? Una foto, una vecchia foto della mia giovinezza.
Che cosa resta dei dolci messaggi, dei mesi di Aprile, degli appuntamenti? Un ricordo che mi tormenta senza sosta.
Felicità leggera, capelli al vento, baci rubati, sogni in crescendo: che cosa resta di tutto questo, ditemelo.
Un piccolo villaggio, un vecchio campanile, un paesaggio nascosto; e in una nuvola un viso caro del mio passato.
Le parole, le parole dolci che si sussurrano, le carezze più pure, i rami al fondo dei boschi, i fiori che si ritrovano in un libro, il cui profumo ancora inebria, se ne sono andati
perché?

13 commenti:

SkraM ha detto...

versi molto belli ma anche tanto malinconici.

Coraggio Gan, che dobbiamo fare per farti essere meno melanconico? (non che sia una burtta cosa la melanconia, solo che a volte finisce per farci restare triste ed ombrosi)

un bacio

Gan ha detto...

Grazie, qualche parola buona ed un bacio fanno già molto!

Anonimo ha detto...

ah, quant'è bella: una delle mia preferite, sarà che sono sempre stato malinconico pure io ;-)
qui un video:
http://www.youtube.com/watch?v=xWAxaHuwg30
(quando scoprii che anche trénet era uno dei nostri, capii tutto!)

Gan ha detto...

Davvero? Era dei nostri? Giuro che non lo sapevo! Beh allora la canzone mi diventa ben più autobiografica! :-)

(Cmq la preferisco nella versione di Dalida!)

Gan ha detto...

Ho trovato on line questa bella traduzione in rima, più romantica e melodrammatica rispetto a quella letterale che ho fatto io.
Adatta per "aggrapparsi alle tende", come dice un amico mio.


Chissa cosa mormora il vento , stasera col suo lamento , dietro la porta laggiù . di già il caminetto s'è spento io chiudo gli occhi e rammento gli amori di gioventù . Di voi che resta antichi amori , giorni di festa teneri ardori , solo una mesta foto ingiallita fra le dita . Di voi che resta sguardi innocenti , lacrime e risa e giuramenti , solo sepolto in un cassetto qualche biglietto . Sere d'Aprile sogni incantati , capelli al vento , baci rubati , che resta dunque di tutto ciò ditemi un pò . Penso a un villaggio dove non so se tornerò . Mai più mano con mano nel buio , stupiti d'essere due felici senza perchè . Mai più fiori nascosti nel libro , il cui profumo ci inebria ma presto evapora ahimè . Di voi che resta antichi amori , grandi segreti complici cuori , solo nel petto male guarita una ferita . Di voi che resta parole audaci carezze caste timide braci , solo una cenere che più non fuma ma si consuma . Chiari di luna dolci sentieri e tu perduta anima di ieri , perchè sparisti chi ti rubò dimmelo un pò . Solo un motivo risento ancora d'un fuggitivo disco d'allora , e a lungo penso dove non so se tornerò ....

Edgar ha detto...

Tempo da lupi.
Ideale per ululare alla luna nel fondo del bosco, tutti in branco.
Sonti vicino.

Poto ha detto...

Avrei anche postato "Cosa resterà di questi anni 80"...

Belle parole, molto malinconiche.
Chissà il perchè di "tutto questo"...

:-(

E si sa che io ho il magone facile.
Vado a PICARME A LE TENDE.

El novio ha detto...

Bella ,ma triste.Ci sono certo serate così, ma poi ritorna il giorno ed insieme la voglia di continuare a vivere per tornare ad amare.Gli amori del passato ci segnano,è vero, ma ci preparano ad un amore ancora più grande. Buon sabato sera!

Asa_Ashel ha detto...

Sarà che amo poco le rime baciate, ma a me piace di più la tua versione, certo, in un contesto musicale è più coerente quella in rima.
La malinconia è uno stato dell'anima essenziale per alcuni di noi, non è semplicemente un piangersi addosso ma un ritrovarsi in una sensazione che si conosce, un guardarsi dentro afferandosi a particolari che ai più sfuggono e che a volte sono tutto quello che ci resta degli altri.
Ma nonostante la presenza di questi "fantasmi" dell'anima, il cuore non è chiuso, anzi, è sempre lì con gli occhi attenti che aspetta fiducioso, anche se un po' disilluso.
Ogni tanto sarebbe magari utile non essere così pazientemente in attesa, buttarsi e mettersi in gioco paga sempre. Non sarà per sempre forse, ma saranno altre emozioni vissute.

Rosa ha detto...

"Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da baseball su entrambe le mani:si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro le spalle. Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione col cuore, generalmente faccio la scelta giusta. Ho imparato che anche quando non sto bene, non devo stare da sola. Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire ed avere contatti con qualcuno. Le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una pacca sulle spalle."
Un piccola citazione che ho trovato stamane in una mail di mia cugina, mi è sembrato un segno :)
Ti abbraccio, ti dò tante pacche sulle spalle fino a farti cadere per terra e ti dico che io ci sono sempre, che l'amore tornerà gioioso alla tua porta e non dovrai fare altro che lasciarlo entrare.
Ti voglio bene,

Pissy

Dudù (Schimera Antonio) ha detto...

La poesia per me è francese. Bellissima.... ha una musicalità e un lirismo meravigliosi

Pussyriot Beaverhausen ha detto...

Mais Ganazzon, mon amour (e qui finisce il mio francese), l'hai scritta tu? Se sì, non finisci mai di stupirci.
Non lo scrivo tanto per, ma credo che gli amori restino, e quello che deve ancora arrivare si giovi di quelli passati: si dovrebbero fare meno errori, si dovrebbe...
Un bacio (non in bocca perché c'è in giro Potino e poi mi si imbufalisce) e un ululato alla luna, A.

ribaldo ha detto...

accidenti Gan, mi hai colpito al cuore!
...ma io sono convinto che si ama per sempre, e tutti gli amori dobbiamo imparare a portarceli sul groppone!