sabato 3 luglio 2010

Geppina, o della leggerezza.

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Calvino scriveva:
"Nei momenti in cui il regno dell'umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell'irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un'altra ottica, un'altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica. Le immagini di leggerezza che io cerco non devono lasciarsi dissolvere come sogni dalla realtà del presente e del futuro..."

Amo la leggerezza, e più sembra mi sia negata, più la anelo. Vorrei spogliarmi della materia, e vivere fluttuando a mezz'aria come un violinista di Chagall. Vorrei almeno imparare anch'io a cambiare il mio approccio con la vita, che più passa, più mi rende pesante.
Nell'attesa mi accorgo di amare sempre di più le persone leggere che, attenzione, non sono nè superficiali nè stolide: sono cristalline, sono aria buona, sono ombra del pomeriggio, sono volo, sono ebbrezza. Sono come Geppina, la ragazza di fumo cantata da un'indimenticabile Anna Magnani e da un grande Totò...
Ho bisogno di loro. Per attaccarmici come ad un palloncino e volare.

"Geppina ragazza di fumo,
ci ha la testa col naso un pò all'insù,
il suo amore si chiama nessuno
e va a spasso per l'aria in tutù.

Geppina di notte fa il sogno
e il giorno lo tinge di blu,
Geppina più vive e più muore,
la vedi e poi non c'è più .

" Geppina Geppi, la tua voce,
Geppina Geppi, la tua luce,
sei tanto strana ma tu mi piaci,
mi piaci, piaci, piaci tanto così!
Geppa Ge' voglio te, Geppa Ge' solo te! "

5 commenti:

Principe Kamar ha detto...

Sto cercando di guardare il mondo da prospettive diverse, ma nessuna finora mi sembra quella giusta, ammesso che ce ne sia una, e intanto provo a volare con alti e bassi.

Ma tu che sai volare e invece ti ostini a non esserne capace aggrappandoti ai palloncini, perché non usi le tue ali da aquila e spicchi il volo?

E non dirmi perché sei un lupo! ;o)

Baci e abbracci! =)

lavecchiaMarple ha detto...

Grandissimi quei due!!
Quanto alla leggerezza, che dire? Forse il minimo sarebbe provare a comprendere quali sono le zavorre, per tentare di eliminarle o almeno venirne a patti.

Marco Boccaccio ha detto...

come scrisse il poeta:
"leggerezza di testa è domandare
l'ora agli sconosciuti sol perché
così potrò ascoltare
la loro voce, bella, o come è!"
(la parola di controllo è "ticismi".
no comment)

Rosa ha detto...

Sta' leggero lupo, le ali spunteranno tra la pelliccia quando avrai più bisogno o avrai davvero voglia di volare :)

luce ha detto...

Leggeri si nasce e pesanti si diventa, perchè le cose della vita storte ti affondano spesso e non hanno pietà.
La leggerezza è un dono che non tutti hanno però sono convinta che anche chi non cel'ha di natura possa giodere degli effetti benefici di avere accanto chi ti fa vedere la vita volando volando.
E solo chi ha grande sensibilità e intelligenza ne può apprezzare il volo.
Secondo me tu sei una persona che deve solo circondarsi di persone che ti acchiappino e ti trascinino in quel cielo che da terra conosci così bene da cantarlo in ogni tua parola e liberarti dalle zavorre della malinconia lunare che a volte ti caratterizza.
Leggeri si nasce ma pochi poi possono volare...
Un saluto affettuosissimo.