martedì 11 novembre 2008

San Martino


Non vado matto per El Greco, pur riconoscendone l'assoluta grandezza. Ma questo suo quadro mi manda letteralmente in deliquio: ne adoro i colori aciduli, la luce risentita di quando smette improvvisamente di piovere, e soprattutto la conturbante nudità del povero, sorprendentemente giovane elegante ed altero nel gesto e nelle movenze. Oggi, per chi non ci avesse fatto caso, è San Martino. Per me è uno di quei giorni in cui i ricordi ti assolgono anche se non vorresti; e sono ricordi d'infanzia. Allora mi dedico questo capolavoro, un po' per esorcizzarli, un po' per riderne, opponendo la sua meraviglia senza tempo alla meraviglia trascorsa di quei giorni lontani.
E lo centellino religiosamente, come un vecchissimo Rhum.

9 commenti:

Edgar ha detto...

Quando andavo alle scuole elementari, si festeggiava proprio San Martino come patrono. Ed io, che non ho una memoria che si rivolge spesso indietro (almeno, non così tanto all'indietro), solo quando leggo San Martino sul calendario, mi ricordo per qualche attimo dei giorni da scolaretto con la cartella sulle spalle. E di quei giorni ricordo (o forse, voglio ricordare) quasi solo gli abbracci e le coccole che, in quanto frugoletto biondo dagli occhioni tristi, mi tributavano le bambine dell'ultimo anno e le signorine dello scuolabus... Ma nemmeno allora le femminucce mi levavano la malinconia dagli occhi.

byb ha detto...

uh

tutti a scrivere post su san martino, e io che vivo in una cittadina con una basilica a lui dedicata, con le scuole che oggi eran chiuse, etc... me ne stavo perfino dimenticando.
:P

Asa_Ashel ha detto...

Non ho mai avuto particolari legami affettivi con le figure dei santi, con somma irritazione del parroco e dell'insegnante di religione , io ho sempre preferito informarmi su vita morte e miracoli ( o meglio magie ) delle mie amate Bia , Noa , Lulù dei Fiori delle quali diffondevo il verbo soprattutto in forma scritta e grafica .
San Martino comunque lo ricordo , piaceva al mio maestro, ultimo esempio rimasto allora dei maestri di antica memoria alla De Amicis , e ogni anno gli dedicava un dettato e , pensa, ci lasciava pure il tempo per fare un disegno , fatto questo rarissimo .(infatti i miei libri e quaderni erano pieni di disegni fatti di nascosto e di note di rimprovero per questo ).
Mi affascinava il suo mantello, lo ricordo nero, di lana dura, o forse lo ricordo così perchè nonno ne aveva uno simile .
Ma mi pare di capire che per te il filo di questo ricordo sia molto più ingarbugliato .

Anonimo ha detto...

@ Byb: ma la basilica è quell'enorme e intimidente chiesa di fine '800 in stile neo-bramantesco?
Mmmmh, se così fosse mi piace di più il Bergognone nella chiesa dei celestini!

@ Edgar & Asa_Ashel: poi alla fine ci si accorge che siamo le varianti infinite di un'unica storia. Varianti che non di rado si somigliano anche: c'è molto di me in quello che avete scritto...

byb ha detto...

esatto!!! conosci?

tutti preferiscono la chiesa dei celestini in effetti, ma io la basilica non la trovo così brutta, e non è di fine '800, ma di inizio '900, quindi se possibile era ancor più anacronistica. la facciata credo sia stata completata tra le due guerre... o poco prima.

però la cupola (in rame verde) e il campanile sono dei landmark interessanti, e il tracciato originale della statale, li inquadra e mira per diversi km, avvicinandosi alla città.

Anonimo ha detto...

Byb, non ho detto che è brutta! E'importante ed interessante in quanto figlia del suo tempo, e delle dinamiche del territorio. E sicuramente come dici tu è un segno che caratterizza in maniera molto vivace la tua cittadina. Qualcosa di analogo, ancora più recente, c'è ad Alba: il grande tempio che dal 1925 i paolini ( quelli di Famiglia Cristiana) costruirono al loro santo eponimo ed alle loro fortune editoriali. Entrambe le basiliche si impongono per la magniloquenza dei volumi e per l'accademismo del progetto : ma il risultato finale è tutt'altro che disprezzabile.

Anonimo ha detto...

A me el greco non piace tanto... è troppo manierista.

Anonimo ha detto...

@ Antonio: mah, sinceramente non me la sento di definirlo "manierista", anzi! A volte lo trovo persino eccessivo nel suo espressionismo, e certe sue secchezze e legnosità a volte mi convincono poco. Però non di rado mi emoziona, come nel suo autoritratto del 1604, oggi al Metropolitan.
Guardalo qui:
http://www.currenticalamo.com/permalink/autoritratto-el-greco.htm
Io ci trovo più Francis Bacon che manierismo.

Anonimo ha detto...

Scusami gan, mi spiego meglio... ti avevo scritto un commento iper veloce perchè ero di fretta... e non mi sono spiegato. Manierista lo intendo nelle forme... allungato, come il Parmigianino, che travisa un pò le certezze dell'anatomia, fondamentale perno di tutto il rinascimento...A lui sicuramente preferisco Tintoretto... Il primo vero visionario della storia dell'arte, l'origine dell'arte barocca, il furioso... uno degli artisti più rivoluzionari del mondo