mercoledì 30 dicembre 2009

Cioccolata amara



"Vi siete mai chiesti come mai a volte soffrire risulta così dolce? Forse è nella natura dell’Uomo, forse è un bisogno primario d’ogni persona. Soffrire è un po’ come amare. Si amano le cose più strane, più diverse, più lontane da noi. Ed è forse per questo che si soffre per la loro assenza. In particolare ci sono alcune persone che son come la cioccolata: fanno star bene ma creano assuefazione. Per questo ci sarebbe il bisogno di un’etichetta, una data di scadenza, e magari un fogliettino con su scritti gli effetti collaterali. Più tempo passi in loro compagnia e meno ne vorresti trascorrere senza. Ma è così bello ritrovarle in un sms, in una lettera o (per i più fortunati) in un nuovo sguardo. Tutto uguale e tutto diverso. Come tornare nella tua vecchia casa. Ogni cosa al suo posto ma cambiata, forse solo perché sei stato tu a cambiare."


Rubato a Nameless, visto che sembra scritto proprio per me

4 commenti:

Marco Boccaccio ha detto...

a me la cioccolata se non è amara non mi piace.
anche gli amori senza sofferenza non sono poi un gran che.
sempre che esistano: mai provati.

Gan ha detto...

@ marcoboh: sicuro?

luce ha detto...

La sofferenza fa parte della vita, come l'amore, come la rabbia, come il piacere, come la simpatia, come la passione...sono tutte sfaccettature dello stesso diamante che è la nostra anima.
L'amore di per sè porta un pò di sofferenza, perchè la paura di perdere chi rappresenta la propria vita è sempre presente, dato che spesso la vita ruba la felicità, ma io penso anche che comunque e sempre valga la pena mangiare la "cioccolata", perchè non sarebbe vita senza.
Per la cronaca a me la cioccolata piace al latte, alla menta e al peperoncino, vuol dire qualcosa? :-)
Un caro saluto e permettimi di augurarti un anno pieno di cose dolci, salate, sfiziose e appetitose, digeribili e belle da vedere, insomma un anno da gustare, magari con chi vuoi bene e chi ti vuole bene.
Auguri anche ai tuoi ospiti.

Ps esistono gli amori senza tanta sofferenza, solo un cicinin quello che poi è bello consolarsi a vicenda.

Anonimo ha detto...

C'è sofferenza e sofferenza. C'è quella nella quale a tutti piace trastullarsi almeno un po' e c'è quella vera, di cui chiunque farebbe volentieri a meno. Provata la seconda, la prima si riduce a poca cosa. Giusto un pezzettino di cioccolato amaro.