Di nuovo giorni difficili. E ogni volta sembrano più difficili dei precedenti. Tanto lavoro, per di più disordinato e convulso e caotico, con tutto il codazzo di ansietà che si trascina dietro. Tanta amarezza, unita ad una sorta di senso di colpa per non riuscire a seguire gli amici come vorrei.
Ci si mette pure l'andazzo generale, con la sua gragnuola di cazzate che sembrano orchestrate a bella posta per provocarmi una rabbia impotente e costante. Per fortuna qualche anima buona, e votata al martirio, ha deciso di non lasciarmi solo del tutto e di regalarmi qualche spiraglio di luce senza aspettarsi una contropartita. Menché meno considerevole, come miagolava Carmen Consoli tempo fa.
Mi sento orribile: sgarrupato, sfilacciato e sfibrato e pieno di cicatrici come un gatto randagio che contende agli altri le lische di pesce nel bidone della spazzatura.
E su tutto incombe lo spirito delle Feste : mi accingo a subirlo ringhiante e malmostoso come un Ebenezer Scrooge ancora più indurito.
E non so nemmeno se scriverò la letterina a Gesù Bambino, sono un po' stufo di aspettative irrisolte. O magari provo col vecchio ciccione vestito di rosso, anche se dicono che non esiste.
Ci si mette pure l'andazzo generale, con la sua gragnuola di cazzate che sembrano orchestrate a bella posta per provocarmi una rabbia impotente e costante. Per fortuna qualche anima buona, e votata al martirio, ha deciso di non lasciarmi solo del tutto e di regalarmi qualche spiraglio di luce senza aspettarsi una contropartita. Menché meno considerevole, come miagolava Carmen Consoli tempo fa.
Mi sento orribile: sgarrupato, sfilacciato e sfibrato e pieno di cicatrici come un gatto randagio che contende agli altri le lische di pesce nel bidone della spazzatura.
E su tutto incombe lo spirito delle Feste : mi accingo a subirlo ringhiante e malmostoso come un Ebenezer Scrooge ancora più indurito.
E non so nemmeno se scriverò la letterina a Gesù Bambino, sono un po' stufo di aspettative irrisolte. O magari provo col vecchio ciccione vestito di rosso, anche se dicono che non esiste.
7 commenti:
Ma lo sapevi che il vecchio in realtà alle sue origini non era Rosso? Era VERDE!
E sua moglie non è che si è dimenticata di usare l'acchiappacolore, semplicemente la Coca Cola gli ha imposto di svernarsi e darsi una nuova tonalità..
Pensa un po' cosa fa la pubblicità...
Per il resto, Scrooge.. sai che siamo in 2.
Se vuoi aspettiamo di trovare i rispettivi spiriti dei natali passati, presenti e futuri e li facciamo accoppiare così non ci rompono le palle.
Per il susseguirsi di incombenze e scadenze io ho imparato un trucco: sedermi, grosso respiro profondo, rapida analisi mentale del lavoro da fare e pian piano organizzarlo.
Il segreto è nell'ordine mentale. Una volta fatto quello, metterlo in pratica è più facile.
Ma è solo un consiglio.
Non solo era verde, ma era anche magro magro, segaligno e con le orecchie a punta! Poi l'han fatto ingrassare perché sennò spaventava i bambini.
Per il lavoro, il mio sfugge a qualsiasi tentativo di organizzazione, massimamente in questo periodo dominato dagli imprevisti, dai contrattempi e dall'affastellarsi delle cose da fare. Si recita a soggetto, e si è sempre di scena.
Grazie comunque del consiglio, Potino! :-)
Se si tratta di stare su un palco, eccomi qui.
Posso darti tutte le dritte che vuoi! :-)
...sei scusato perché (temporaneamente) sei sotto pressione, esausto e pertanto psicologicamente fragile...ma se Carmen Consoli ogni tanto miagola, ricorda che miagola sempre divinamente. :p
Comunque, nei momenti più duri, ricordati questa fine massima fondamentale: "la merda si lava via". A me ha aperto gli occhi.
Heylà... che succede... mi assento un pò e mi stai male? No no... non si fa?
La letterina si scrive... pensa, io invece di scrivere la letterina ho sbagliato e ho cominciato a scrivere Gerri Scotti... non la finivo più.
Meno male che poi l'ha presa bene.
Comunque a parte gli scherzi... enso sia colpa del Natale... porta sempre euforia mista a malinconia.
Pensa... la notte di Natale io devo fuggire via... sto tutta la notte a piangere... mah... un appuntamento fisso.
Sono quelle cose che ti prendono e... si deve aspettare perchè passino.
Poveri noi mortali.
Babbo Natale esiste eccome...e veste pure Jean Paul Gautier!
Ma come si fa a stare tristi a Natale? dai, è tutto così ovattato e intriso di colore...persino io che non sono cattolico ne subisco il fascino e procedo ogni anno ad una precisa opera di masterizzazione di una mega cd mp3 natalizio: non possono mancare mai White Christmas di Enrico Ruggeri, All I want for Christmas is you dell'odiosa e viziata Mariah e Sella le renne dell'incantevole Cortellesi feat. Neri per caso!
A parte tutto, ovviamente comprendo il senso di solitudine e malinconia che ci può pervadere di questi tempi...specialmente se si è stati mollati o se ci sono problemi di salute o se, per esempio, si è perso il posto di lavoro...ma non so cosa sia successo a te...
Comunque sia, fattelo passare, ok? mi raccomando, ti vogliamo fresco e pimpante!
Doverosa precisazione: mi piace il Natale!
Mi piace moltissimo la Vigilia con la Notte Santa, durante la quale riesco ancora a vivere la poesia incorrotta dell'infanzia, a respirare quel senso di attesa e di speranza; e faccio ancora finta di non sapere che il giorno dopo avrà l'amaro delle cose che risultano più deludenti di come le si è sognate. Come Antonio, anch'io fuggo un po', in quella Notte. Ma mi apparto un'oretta da solo, fuori e al freddo, a respirarla e ad ascoltarne i rumori ed i silenzi; a volte viene da piangere anche a me, ma le lacrime le ricaccio in gola, e sto con le orecchie tese per verificare se è vero che a mezzanotte gli animali parlano la lingua degli uomini.
Insomma, io amo il Natale: è solo lui che mi odia!
In compenso odio il Capodanno con tutte le mie forze. E non sono nemmeno capace di andare a dormire alle dieci.
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