martedì 24 febbraio 2009

Cotto e mangiato


Essendo fuori stanza ho dovuto rinunciare a tutta la parte cruciale del Festival di Sanremo. Deo gratia.
Dal quel poco che ho orecchiato in giro non dev'essere stata una grossa perdita, anzi. A dirla tutta, io che ho amato visceralmente il favoloso mondo di Amelie e la signorina Carlo di Anna Marchesini, ho provato uno stranguglione postumo solo dopo aver scoperto la magica Arisa e la sua canzoncina minimalista che sa di latte e menta, di ciliegie e di paste di meliga.
Ecco, il tipo della foto qua sopra è un po' il suo pigmalione e scopritore. Si chiama Massimo Cotto: il nome ai più può dire ben poco, ma il suo è un curriculum vitae di tutto rispetto. Più che per le sue benemerenze artistiche mi piace però ricordarlo perché 1) è un mio concittadino ; 2) è praticamente mio coetaneo; 3) è intelligente, serio, preparato, semplice e simpatico ; e quello che si definisce "una gran bella persona". Di questi tempi e in quegli ambienti, scusatemi se è poco.

8 commenti:

Edgar ha detto...

eh sì, anch'io ho adorato l'Arisa fin da subito... quando l'ho vista scendere la scalinata la prima volta ho subito pensato alla signorina ciecata della Marchesini e pensavo che ad un certo punto dell'esibizione si sarebbe tolta occhiali, parrucca e vestito per svelarsi una piccola strafiga, ma quando ha attaccato con la canzone mi sono innamorato... J'adorrrrre!

Joshua ha detto...

Io ho preferito malika...ma sono l'unico lo so lo so, però se mai la sentirai (o sentirete) non sarà difficile notare la sua eleganza vocale e la sua innata interpretazione!

Ps. Ben tornato mi mancavi :)

Poto ha detto...

Io credo di essere ancora l'unico ad aver sentito solo mezza canzone del festival-lo (quella di Carta) per il resto: 0 assoluto.
(e non tintendo il gruppo musicale!)

Rosa ha detto...

"Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all’eternità"

La adoro,
con quell'aria stralunata,
imbranata e paffuta e quegli occhiali che avevo addocchiato anche io l'anno scorso, ma non ho avuto il coraggio di comprare...
Me tapina, sarei stata una trendsetter :P

ribaldo ha detto...

@ Gan: ben tornato da quello strano paese di quella strana mappa nootica !

@ Poto: no, Poto, non sei l'unico!
E facciamo parte di quei miseri 46.000.000 di persone che NON hanno visto il festival!

Tanto penso che avremo modo di informarci !

Omoeros Gay News ha detto...

Stravoto anch'io Malika per la bellissima canzone (non a caso di quello gnocco di Sangiorgi) ma il personaggione di Arisa non ha temuto confronti :)

IL BLOG DI ZOBEIDE D'ANVERSA PONTORNO VEDOVA CAPRAROLA ha detto...

à zanikkona era à ppiù bbona e bbella cosciona do festìval

Anonimo ha detto...

Ho saputo per vie traverse che Arisa è parente della più brillante Pippi Calzelunghe. Ve la dò in esclusiva. Sinceramente canta meglio; meglio anche del cavallo della Pippi, pur sempre un gran pezzo di brocco, nonchè di zia Difna dell'isola dei gabbiani.

Arsopollo