sabato 28 febbraio 2009

Riceviamo e pubblichiamo : la vera storia del cavallo di Catilina



L'avvocato Arsilio Pollione mi scrive su incarico di Massimo Giannini, cui avevo rimproverato tempo fa uno svarione apparso sul quotidiano La Repubblica:

"Ma che state a dì, ahoo? Anzi ahoo annava prima, ma fa gnente.. Che sarebbe che Giannini ha sbajato storia? Signori della Corte, abbiate pazienza. Qui ci sta un equivoco, un equivoco storico, cioè di quelli grossi, da manuale. Er cliente mio, er dottor Giannini, non ha mai parlato der cavallo de Catilina, quello de Roma antiqua, per intendeci de quanno ce stava er circo Massimo, i leoni, i jaguari, le berve, Moira Orfei, Cesare e tutti l' altri; sì, compreso Cicerone e puro Andreotti. None...Catilina è la fija der macellaro. Giggi er macellaro l'avrebbe battezzata Caterina Lina, ma in casa per spicciasse, che c'era fretta, la chiamavano Catilina, per via che era tanto mingherlina.... Na vorta la Befana je portò un cavalluccio de carta pesta. Tanto caruccio, che pareva vero. Che Catelina o Caterina, come volete, le si era tanto affezionata da parlacce tutto il giorno, peggio di come ora li regazzini fanno con Maria Filippica... E diceva sempre: "vedrai Rinuccio ( così si chiamava er cavallo) se non diventi un pezzo importante te, se non diventi minimo inginiere, professore o anco senatore... Te credi d'esse meno intellettuale te di tanti che stanno là seduti in senato? Che ce vole, basta solo saper arzare la mano, no?" Questa era una storia famosa ner quartiere de mi padre fin dall'inizi del secolo scorso. Certo che è antica, eccome, c'ha un sacco d'anni. Ergo, pertanto, in primis, chiedo che venga rettificato il voto di storia der mio assistito, dottor Giannini, da quattro (ma stamo a scherza'?) a un voto consono alla sua posizione sociale e giornaliera. Ci riterremo soddisfatti con un dieci, ma anche un nove meno in tempi critici ci starenne bene, tenendo conto der portamento der nostro assistito, der fisico, della postura che non c'è mejo brocco in giro. In suburdinis, venga fatta studiare a scuola, almeno in quella romana o laziale, la famosa storia anche de Caterina Lina, detta Catilina e der cavalluccio suo de carta pesta. A questo e non a altri, il mio assistito si indirizzava in quel articolo. Tanto è vero che er Presidente der Consiglio, da esperto storico antico, subito gli ha telegrammato per esprimere tutta la sua solidarietà, informandosi, per sopraggiunta, che fine avesse fatto er cavaluccio, se fosse disponibile per qualche posticino in Senato o altrove.

Arsilio Pollione, avvocato contumace


Ecco fatto, avvocato Pollione: pubblico integralmente la Sua lettera e ripristino l'onorabilità del Suo assistito. Per quanto, mi consenta, certe rettifiche tardive e poco verificabili mi sanno sempre di arrampicata sui vetri. Un po' come "la tua donna" che diventa "la Sorbona".

6 commenti:

Rosa ha detto...

Sei proprio spassoso!
Mi vien sempre più voglia di conoscerti :)

Anonimo ha detto...

Rosa, ma è l'avvocato Pollione ad essere spassoso! Ha fatto tutto lui, giuro. E fra l'altro adesso sta pure dalle tue parti!

Anonimo ha detto...

Esimio dottore Ganesh in Bottigliamento
La ringrazio per lo spazio offerto alla difesa, che, sulla scorta del 41bis, gira a destra sempre dritto, deve considerarsi nei termini, tralascio, per pietà corporativa, la polemica sui vetri. Voglio, invece, ribadire, qualora non fosse ancora chiaro e palese, che il mio assistito nulla a che fare con detta signorina Catilina della quale avete pubblicato una foto in sottoveste;lei e la sua amica, la signorina Caligola, sono ignote al mio assistito. Non c'è stata nessuna forma di conoscenza, neanche epistolare. Ignote anche alla loro madre, trattasi di due squinzie in cerca di fortuna. E quando vedono uno come il mio assistito, con una certa personalità (ha rifiutato una cospicua offerta per una sfilata di intimo firmato) capirai... . Di prove ce ne abbiamo, stia certo.. Mi complimento per lo scoop della bella foto di Rinuccio il cavallo di Caterina Lina, detta Lina. Ma sarà caruccio, no? . Aveva solo cinque anni ma dall'espressione intelligente ed equina era possibile ad occhio avveduto intenderne tutto il valore che quel talent scout dell'onorevole Berlusconi ha saputo mettere a partito. Ce l'avessimo uno noi cosi!
Arsillio Pollione, avvocato contumace.

Anonimo ha detto...

Gentile dottore Berlusconi Silvio,

ho letto che ha dato un posto anche a quel brocco del cavallo della signora Caterina. Onorevole, da sei mesi sono a piedi. Io non è che pretendo un posto al senato. No. Mi accontento anche di fare le pulizie alle scale del senato o ai senatori. Per me è uguale. Rimango in attesa.

Sua Furia, una cavalla parecchio west.

Gan ha detto...

Gentile signora Furia, qualcosa non mi quadra. Io La ricordo quando era
"Cavallo del west/che beve solo caffè/per mantenere il suo pelo/il più nero che c'è!". CavallO, con la O finale. Forse in tutti questi anni è sopravvenuta qualche sostanziale modifica?

Anonimo ha detto...

E sì, ma quella era Furia il cavallo; io sono Furia la cavalla.
Sono una parente povera in linea collaterale passando per il cavallo di Catilina

Furia, una cavalla piuttosto west