Si si, lo so: le etichette sono sempre antipatiche, però a volte sono utili. " A che si conoscono le butteglie, ah? A le insegne!" gridava Bernardino da Siena per spiegare l'importanza dei segni che svelano e definiscono. Fino ad una cinquantina d'anni fa se andavate all'osteria vi sbattevano sul tavolo il litrozzo di vino della casa, e solo nei ristoranti di un certo tono arrivavano a chiedervi : "Bianco o rosso?". Oggi se anche al chiosco delle crêpes vi sottopongono carte dei vini spesse come la Treccani, è perché almeno in campo enologico si è imparato che la diversità vuol dire varietà, e quindi ampiezza di orizzonti, possibilità di scelta e di scoperte, aumento esponenziale delle sapienze, delle intelligenze e dei piaceri: ricchezza, a farla breve, tanto morale quanto materiale. Ma la diversità/varietà deve essere riconoscibile e distinguibile, sennò si cade nel rischio opposto: il disordine, il bailamme, la confusione, la babele, il pandemonio. E le etichette servono, o meglio dovrebbero servire, proprio a spiegarti cosa c'è nel contenitore: non solo ti preannunciano le caratteristiche intrinseche del contenuto, ma te ne raccontano la storia, la memoria, le radici, la nascita, le esperienze ed il carattere. Certo, i problemi vengono fuori, e belli grossi, quando le etichette sono bugiarde; o quando diventano uno strumento ingabbia e tarpa le identità, anzichè esaltarle: ma si sa che ogni rovescio ha la sua medaglia.
Per questo mi sono divertito quando ho scoperto questo sistema di etichettatura del mondo gayo, che qualcuno non mancherà di stigmatizzare come beceramente grezza ed arrogante, e che io invece ho trovato simpatica.
Così, è stella di bronzo chi ha avuto rapporti sessuali con almeno due persone di sesso diverso
(ma meno di 20, sennò si passa alla categoria degli etero curiosi)
E' stella d'argento chi ha avuto rapporti sessuali con una sola persona di sesso diversoE' stella d'oro, ovviamente, e gay a Denominazione d'Origine Controllata e Garantita, chi non ha mai avuto rapporti sessuali con persone di sesso diverso.
Mi ha fatto piacere scoprire che ad Austin esiste una squadra di calcio chiamata Gold Stars,
non certo in omaggio alle pur meritevolissime stelle del Salumificio Negroni.
Per quanto mi riguarda, ambisco alla stella d'oro anch'io, ma mi sa che dovrò sottopormi al verdetto dell'apposita Commissione di Certificazione, e spiegare ai suoi membri che i contuberni intrattenuti con la mia antica ed unica fidanzata d'epoca post-adolescenziale non sono ritenuti "rapporti sessuali" nemmeno fra i parameci.
E voi, che stella siete?
17 commenti:
come diceva la canzone di mika? "we are golden"?
@ Byb: e infatti mi chiedevo cosa potesse voler dire, quella canzone. ;-)
Gold Star of course ;)
intanto, sull'argomento vino della casa va visto il grande arnoldo foà in gente di roma al minuto 1:22 (http://www.youtube.com/watch?v=yWI62Is__OU)
quanto alle stars, nemmeno d'oro: di platino ;-)
Direi molto "ORO-Moda"... come genere.
Tra l'altro come diceva qualcun'altro nel mondo (fatato) dei blog, "essendo nato con cesareo, manco ci sono passato Lì in mezzo"...
Per cui credo che PLATINO mi si addica meglio, se possibile.
Non chiedo da dove venga la similitudine con le etichette :-)
Oro antico.
e per quelle che sono caste e pure che colore ha la stella?
(parola di verifica= satin)
@ poto: allora siamo (almeno) in due.
@ asa: quelle sono stellabianca :-D
@ marcoboh, ma perche'... esistono davvero?! ahahah
@ gios: non si sa mai, metti che esistano ho i diritti sul nome :-D
(parola di controllo: frucenis. e poi dice che non è vero che leggono i contenuti!)
GOLD OF COURSE ;)
Io golden lady... ehm... volevo dire gold star ;) anche se ahimé sono molto più osservante che praticante... ma quelli che osservo sono sempre maschietti ihihih
gold!!!
Un intero giorno con Internet in tilt non mi ha permesso di partecipare al brillante e fruttuoso dibattito.
In mia assenza avete migliorato e dirozzato la schematica classifica di quei sempliciotti degli americani, non so se mi spiego.
Geniali la stella di platino e la bianca!
Un saluto a quid76 e a Lindoro che suggerisce un'ulteriore specificazione: le stelline osservanti! ;-)
Però non è giusto, io sono etero e le stelle non me le posso conquistare!Uffa!! :-D
Mi sento banale e senza neanche un piccolo premio :-)
Un cordiale e sorridente saluto
Perdonate se vado controcorrente, del resto ci sono abituata... ma c'è bisogno, al di là dell'ironia, di una classificazione tanto sciocca e banale?
Personalmente, penso che avere rapporti sessuali con una persona sia, o dovrebbe essere, un'esperienza unica a prescindere dal sesso di appartenenza del partner.
Come diceva una mente illuminata tempo fa, al buio non c'è poi tanta differenza! ;)
@Alexis Colby
infatti ritengo la classificazione sia del tutto ironica, e non possa essere altrimenti. e credo-spero nessuno (qui) l'avesse valutata diversamente.
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