venerdì 13 febbraio 2009

Queer valentine


Si si, ok, non bisognerebbe scimmiottare una festa tradizionalmente e marcatamente etero come quella di San Valentino, che oltretutto è già stucchevole di suo con tutti quei cioccolatini e cuoricini e regalini e ristorantini.
Si si, ok, in un anno ci sono altri trecentosessantaquattro giorni per essere romantici, sentimentali e dolci con il proprio partner.
Si si, ok, è la solita furbata inventata per dare ossigeno al commercio, come la festa della mamma, o del papà, o dei nonni, o degli zii, o dei cugini di secondo grado: e noi, gonzi, ci caschiamo.
Io del resto quando avevo vent'anni ( ma anche quando ne avevo venticinque) la sera di San Valentino la passavo al bar Roma con Franco detto Cetaceo e con il Bagonghi, a sbertucciare gli altri amici tirati a lucido che con aria afflitta passavano a prendere un caffè prima di andare a fare il proprio dovere di fidanzatini modello con le rispettive morose.
Ma c'è un problema: i nostri erano sbertucciamenti di sfigati che cercavano in questo modo di esorcizzare le proprie tristezze, in quel giorno più pungenti del solito. Cetaceo e il Bagonghi, beh, è facile intuire perché fossero schifati da tutte le ragazze del circondario; per quanto riguarda me, che alle ragazze piacevo anche troppo, dopo un' infelicissima esperienza ero io a tenermene accuratamente alla larga. Poi a ventisette anni le cose cambiarono: Cetaceo dimagrì, il Bagonghi riuscì a curare l'acne seborroica ed io conobbi Luca. Il tempo della pucciosità e delle melasse adolescenziali era ormai passato per sempre: poco male, ma io non ebbi mai occasione di intingervi anche solo un polpastrello per sentirne il sapore almeno di sfuggita. E sarà un po' per questo motivo ( beh, poi uno ci nasce anche) che mi è rimasta dentro questa attrazione per lo zuccheroso ed il caramelloso; e sarà un po' per questo motivo che mi intenerisco al pensiero di un San Valentino vissuto comme il faut : in modo smaccatamente iperglicemico.
Una notizia buona e una cattiva: la buona è che il mio amore apprezza la tenerezza quanto me, ed insieme possiamo tentare di riscuotere gli arretrati di quanto ci fu negato in gioventù; la cattiva è che il mio amore non è qui, e che passeremo San Valentino lontani uno dall'altro.
Il regalino che gli mando è questa bella canzone, e soprattutto il tenerissimo filmato che l'accompagna. L'una e l'altro la dedico anche a tutti coloro che non hanno paura della dolcezza, nè del romanticismo; a coloro che coltivandoli e praticandoli non hanno paura di sembrare meno uomini.

12 commenti:

Rosa ha detto...

Bravo, non aver paura di essere sdolcinato e romantico!
Gli uomini che non hanno di queste stupide inibizioni sono molti più "Maschi", almeno per me :)
Buon S.Valentino carissimo Gan :*

Anonimo ha detto...

oh, qual gioia! Ritorno alla vita dopo un mese e mezzo di reclusione (fisica e mentale) forzata proprio in questo nefasto giorno!

Vabbè, dai, proviamoci:

AUGU..
AUG...
AU....

No, non ce la faccio.

Gan, se vuoi, apprezza lo sforzo :)
Besito :*

Anonimo ha detto...

vedo il video e scatta la lacrimuccia. e anche se stasera la passerò col mio R., come sono d'accordo con te! grazie gan

Omoeros Gay News ha detto...

Dolcissima la dedica alla tua dolce metà, ne sarà proprio contento. E cmq San Valentino è solo un pretesto, amatevi e festeggiatelo in un qualunque giorno dell'anno :)

lavecchiaMarple ha detto...

Buon San Valentino, mio caro.
p.s.: ho visto il video, e mi sto domandando perchè il cantante abbia voluto andare dal barbiere, l'era così caruccio prima....

Asa_Ashel ha detto...

Bellissimo il video, soprattutto se vogliamo sottolineare quel momento simbolico dell'apertura delle tende, come a dire che non c'è nulla da nascondere, viviamo la cosa alla luce del sole.Auguri zuccherosi a tutti gli innamorati.

P.S.siamo tutti curiosi di avere più info di questa tua dolce metà, suvvia, non faccia il timido, dettagli, vogliamo i dettagli.
hahaha

Poto ha detto...

Che belle parole Gan, mi danno (tanta) speranza...
Si sa: pare che i gesti romantici, caramellosi e iperglicemici non siano molto en-vogue in questo periodo.. ma io non demordo!

Auguri a Voi.
E ricorda: se a San Valentino (festa "obbligata") non hai potuto stargli vicino, stai sicuro che il primo giorno in cui vi rivedrete sarà molto meglio di questa giornata istituita "ad hoc"... e sicuramnente, più sincera!

Gan ha detto...

@ Rosa: però esteriormente sono un po'...lupesco. Riesco a sciogliermi solo in determinati frangenti e con determinate persone!

@ Simo: il prossimo San Valentino sarai fidanzato e lo passerai a sospirare e a disegnare cuoricini e cuoricioni sul quaderno a quadretti.
E' la legge del contrappasso, tesoro.

@ Marco: voglio immaginarvi in un perfetto, appassionato casqué come i due tizi del filmato!

@ Omoeros: dovremo per forza seguire i tuoi consigli. Pensa che ieri sera sono stato male per una congestione, e non abbiamo potuto celebrare San Valentino nemmeno virtualmente come speravamo di fare!

@ Miss Marple. Anch'io penso fosse più caruccio prima. Però se non andava dal barbiere non avrebbe conosciuto il grandeamoredellasuavita!

@ Asa_Ashel: se chiedi a Miss Marple ti saprà dare tutte le informazioni del caso. :P

@ Poto: non demordere affatto! Ho imparato che "chi disprezza compra", che i bisbetici si possono domare e far diventare zuccherini come fece Richard Burton con Liz Taylor nel celebre film, e che di solito le aridità e le scontrosità sono soltanto armi di difesa!

Rosa ha detto...

@Gan: ovvio che un "vero-uomo" deve essere un po' orso/lupo visto da fuori...
E proprio così che quando al momento giusto, si scioglie, tutto diventa così magggico :D

lavecchiaMarple ha detto...

Io nulla saccio!
:o)

Anonimo ha detto...

Io non ho paura di essere sdolcinato ma una grandissima soggezione quando gli altri, oltre ai miei e a Ben. lo sono con me... normale? Mah... con questo non sto dicendo che mi stai mettendo in imbarazzo.... tranne se in questo momento non stai sorridendo sbattendo le ciglia e inclinando in capo sulla destra

Anonimo ha detto...

@ Antonio: non mi permetterei mai!
L'idea e l'immagine che ho di te mi fanno provare una reverenziale soggezione nei tuoi confronti.


(Ben, se leggi, dimmi che non devo avere soggezione di Antonio!)