Si si, ok, non bisognerebbe scimmiottare una festa tradizionalmente e marcatamente etero come quella di San Valentino, che oltretutto è già stucchevole di suo con tutti quei cioccolatini e cuoricini e regalini e ristorantini.
Si si, ok, in un anno ci sono altri trecentosessantaquattro giorni per essere romantici, sentimentali e dolci con il proprio partner.
Si si, ok, è la solita furbata inventata per dare ossigeno al commercio, come la festa della mamma, o del papà, o dei nonni, o degli zii, o dei cugini di secondo grado: e noi, gonzi, ci caschiamo.
Io del resto quando avevo vent'anni ( ma anche quando ne avevo venticinque) la sera di San Valentino la passavo al bar Roma con Franco detto Cetaceo e con il Bagonghi, a sbertucciare gli altri amici tirati a lucido che con aria afflitta passavano a prendere un caffè prima di andare a fare il proprio dovere di fidanzatini modello con le rispettive morose.
Ma c'è un problema: i nostri erano sbertucciamenti di sfigati che cercavano in questo modo di esorcizzare le proprie tristezze, in quel giorno più pungenti del solito. Cetaceo e il Bagonghi, beh, è facile intuire perché fossero schifati da tutte le ragazze del circondario; per quanto riguarda me, che alle ragazze piacevo anche troppo, dopo un' infelicissima esperienza ero io a tenermene accuratamente alla larga. Poi a ventisette anni le cose cambiarono: Cetaceo dimagrì, il Bagonghi riuscì a curare l'acne seborroica ed io conobbi Luca. Il tempo della pucciosità e delle melasse adolescenziali era ormai passato per sempre: poco male, ma io non ebbi mai occasione di intingervi anche solo un polpastrello per sentirne il sapore almeno di sfuggita. E sarà un po' per questo motivo ( beh, poi uno ci nasce anche) che mi è rimasta dentro questa attrazione per lo zuccheroso ed il caramelloso; e sarà un po' per questo motivo che mi intenerisco al pensiero di un San Valentino vissuto comme il faut : in modo smaccatamente iperglicemico.
Una notizia buona e una cattiva: la buona è che il mio amore apprezza la tenerezza quanto me, ed insieme possiamo tentare di riscuotere gli arretrati di quanto ci fu negato in gioventù; la cattiva è che il mio amore non è qui, e che passeremo San Valentino lontani uno dall'altro.
Il regalino che gli mando è questa bella canzone, e soprattutto il tenerissimo filmato che l'accompagna. L'una e l'altro la dedico anche a tutti coloro che non hanno paura della dolcezza, nè del romanticismo; a coloro che coltivandoli e praticandoli non hanno paura di sembrare meno uomini.
Si si, ok, in un anno ci sono altri trecentosessantaquattro giorni per essere romantici, sentimentali e dolci con il proprio partner.
Si si, ok, è la solita furbata inventata per dare ossigeno al commercio, come la festa della mamma, o del papà, o dei nonni, o degli zii, o dei cugini di secondo grado: e noi, gonzi, ci caschiamo.
Io del resto quando avevo vent'anni ( ma anche quando ne avevo venticinque) la sera di San Valentino la passavo al bar Roma con Franco detto Cetaceo e con il Bagonghi, a sbertucciare gli altri amici tirati a lucido che con aria afflitta passavano a prendere un caffè prima di andare a fare il proprio dovere di fidanzatini modello con le rispettive morose.
Ma c'è un problema: i nostri erano sbertucciamenti di sfigati che cercavano in questo modo di esorcizzare le proprie tristezze, in quel giorno più pungenti del solito. Cetaceo e il Bagonghi, beh, è facile intuire perché fossero schifati da tutte le ragazze del circondario; per quanto riguarda me, che alle ragazze piacevo anche troppo, dopo un' infelicissima esperienza ero io a tenermene accuratamente alla larga. Poi a ventisette anni le cose cambiarono: Cetaceo dimagrì, il Bagonghi riuscì a curare l'acne seborroica ed io conobbi Luca. Il tempo della pucciosità e delle melasse adolescenziali era ormai passato per sempre: poco male, ma io non ebbi mai occasione di intingervi anche solo un polpastrello per sentirne il sapore almeno di sfuggita. E sarà un po' per questo motivo ( beh, poi uno ci nasce anche) che mi è rimasta dentro questa attrazione per lo zuccheroso ed il caramelloso; e sarà un po' per questo motivo che mi intenerisco al pensiero di un San Valentino vissuto comme il faut : in modo smaccatamente iperglicemico.
Una notizia buona e una cattiva: la buona è che il mio amore apprezza la tenerezza quanto me, ed insieme possiamo tentare di riscuotere gli arretrati di quanto ci fu negato in gioventù; la cattiva è che il mio amore non è qui, e che passeremo San Valentino lontani uno dall'altro.
Il regalino che gli mando è questa bella canzone, e soprattutto il tenerissimo filmato che l'accompagna. L'una e l'altro la dedico anche a tutti coloro che non hanno paura della dolcezza, nè del romanticismo; a coloro che coltivandoli e praticandoli non hanno paura di sembrare meno uomini.
12 commenti:
Bravo, non aver paura di essere sdolcinato e romantico!
Gli uomini che non hanno di queste stupide inibizioni sono molti più "Maschi", almeno per me :)
Buon S.Valentino carissimo Gan :*
oh, qual gioia! Ritorno alla vita dopo un mese e mezzo di reclusione (fisica e mentale) forzata proprio in questo nefasto giorno!
Vabbè, dai, proviamoci:
AUGU..
AUG...
AU....
No, non ce la faccio.
Gan, se vuoi, apprezza lo sforzo :)
Besito :*
vedo il video e scatta la lacrimuccia. e anche se stasera la passerò col mio R., come sono d'accordo con te! grazie gan
Dolcissima la dedica alla tua dolce metà, ne sarà proprio contento. E cmq San Valentino è solo un pretesto, amatevi e festeggiatelo in un qualunque giorno dell'anno :)
Buon San Valentino, mio caro.
p.s.: ho visto il video, e mi sto domandando perchè il cantante abbia voluto andare dal barbiere, l'era così caruccio prima....
Bellissimo il video, soprattutto se vogliamo sottolineare quel momento simbolico dell'apertura delle tende, come a dire che non c'è nulla da nascondere, viviamo la cosa alla luce del sole.Auguri zuccherosi a tutti gli innamorati.
P.S.siamo tutti curiosi di avere più info di questa tua dolce metà, suvvia, non faccia il timido, dettagli, vogliamo i dettagli.
hahaha
Che belle parole Gan, mi danno (tanta) speranza...
Si sa: pare che i gesti romantici, caramellosi e iperglicemici non siano molto en-vogue in questo periodo.. ma io non demordo!
Auguri a Voi.
E ricorda: se a San Valentino (festa "obbligata") non hai potuto stargli vicino, stai sicuro che il primo giorno in cui vi rivedrete sarà molto meglio di questa giornata istituita "ad hoc"... e sicuramnente, più sincera!
@ Rosa: però esteriormente sono un po'...lupesco. Riesco a sciogliermi solo in determinati frangenti e con determinate persone!
@ Simo: il prossimo San Valentino sarai fidanzato e lo passerai a sospirare e a disegnare cuoricini e cuoricioni sul quaderno a quadretti.
E' la legge del contrappasso, tesoro.
@ Marco: voglio immaginarvi in un perfetto, appassionato casqué come i due tizi del filmato!
@ Omoeros: dovremo per forza seguire i tuoi consigli. Pensa che ieri sera sono stato male per una congestione, e non abbiamo potuto celebrare San Valentino nemmeno virtualmente come speravamo di fare!
@ Miss Marple. Anch'io penso fosse più caruccio prima. Però se non andava dal barbiere non avrebbe conosciuto il grandeamoredellasuavita!
@ Asa_Ashel: se chiedi a Miss Marple ti saprà dare tutte le informazioni del caso. :P
@ Poto: non demordere affatto! Ho imparato che "chi disprezza compra", che i bisbetici si possono domare e far diventare zuccherini come fece Richard Burton con Liz Taylor nel celebre film, e che di solito le aridità e le scontrosità sono soltanto armi di difesa!
@Gan: ovvio che un "vero-uomo" deve essere un po' orso/lupo visto da fuori...
E proprio così che quando al momento giusto, si scioglie, tutto diventa così magggico :D
Io nulla saccio!
:o)
Io non ho paura di essere sdolcinato ma una grandissima soggezione quando gli altri, oltre ai miei e a Ben. lo sono con me... normale? Mah... con questo non sto dicendo che mi stai mettendo in imbarazzo.... tranne se in questo momento non stai sorridendo sbattendo le ciglia e inclinando in capo sulla destra
@ Antonio: non mi permetterei mai!
L'idea e l'immagine che ho di te mi fanno provare una reverenziale soggezione nei tuoi confronti.
(Ben, se leggi, dimmi che non devo avere soggezione di Antonio!)
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