Riporto testualmente da Malvino e condivido:
Al centro di Bolzano c’è un museo d’arte moderna che, tra le altre opere esposte, ospita La Rana Crocifissa di Martin Kippenberger. A detta di Sua Santità, che si disturba personalmente per scriverlo al presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, l’opera “ferisce il senso religioso di tante persone che nella croce vedono il simbolo dell’amore di Dio e della nostra salvezza, che merita riconoscimento e devozione religiosa”.
Vi ricordate la polemica sollevata da alcuni musulmani che dichiaravano d’essere feriti dalla blasfema raffigurazione di Maometto in un affresco della Basilica di San Petronio a Bologna? L’affresco è sempre lì e, se un musulmano non vuol sentirsi ferito, basta che se ne stia lontano o giri il capo altrove. A me pare la soluzione migliore, e penso che potrebbe essere valida anche per chi non apprezzi l’opera di Martin Kippenberger.
Ma qui – col Papa che scrive ad un Governatore perché faccia rimuovere dalle sale di un museo un’opera che non è di suo gradimento – siamo ben lontani dall’illuderci che possa essere trovata una soluzione buona per chi voglia gustarsi La Rana Crocifissa e per chi non lo voglia: siamo dinanzi al capo di una confessione religiosa che intende misurare la propria forza in un ambito che è civile (che perciò dovrebbe essere, per eccellenza, a-confessionale) perché sia impedito a tutti di vedere quell’opera d’arte che lo disturba, anche a chi potrebbe non sentirsene affatto ferito, anche a chi potrebbe trarne personale godimento.
Non c’è da farsi illusione sul come andrà a finire la faccenda, giacché siamo un paese di merda (anche e soprattutto per il ruolo che la Chiesa di Roma – che qui ci offre un bell’esempio a riguardo – ha avuto negli ambiti che non le sarebbero mai dovuti competere): la direttrice del museo, che ha fin qui opposto un coraggioso rifiuto alle già avanzate richieste censorie, sarà costretta a dimettersi e La Rana Crocifissa sarà rimossa.
Io, dal minuscolo spazio di questo blog, lancio una proposta che è rivolta a tutti i blogger che ritengano vergognosa questa storia: un post che riproduca l’opera di Martin Kippenberger, anche senza commento. Personalmente, non la ritengo un capolavoro, anzi, mi pare anche bruttina, ma essa assume il valore di un simbolo, quella della libertà di espressione (in questo caso artistica) aggredita dalla millenaria arroganza di chi pretende di poter decidere per tutti, oltre che per il suo gregge di bestie ottuse e belanti, cosa debba o non debba poter essere visto, letto, sentito.
Se solo per un giorno o due La Rana Crocifissa girasse in internet, sarebbe un segno – piccolo, senza dubbio – ma un segno.
2 commenti:
Dal corriere trovo una bella notizia in proposito, anche se sono abbastanza sicuro che ci saranno degli strascichi....siamo in Italia
http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_29/bolzano_rana_crocifissa_resta_89443bdc-757a-11dd-b314-00144f02aabc.shtml
Mi sono permessa di riprendere l'iniziativa che hai segnalato nel mio blog :)
Queste cose mi fanno proprio arrabbiare...
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